È uscito il nuovo numero del settimanale The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 20 maggio, in tutte le edicole, propone ogni settimana inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in Italia, storie inedite e reportage dal mondo, e grande spazio alla cultura con alcuni tra i più importanti intellettuali italiani.
Celebrato e spiato: a 30 anni dalla strage di Capaci un documento inedito rivela che apparati dello Stato sorvegliavano Giovanni Falcone. Come prova questo “appunto” riservato del 1990 con cui si informava il ministro dell’Interno dei contenuti secretati di un suo interrogatorio al venerabile della Pd Licio Gelli.
“Il delitto Mattarella è un Moro bis: l’esecuzione fu opera di killer mafiosi e di terroristi neri inviati dalla P2 sostenuti, e forse anche ospitati, dalla base di Trapani”. Le parole del magistrato ucciso a Capaci, consegnateci dal suo amico Pino Arlacchi, costringono tutti a riconsiderare le certezze finora consolidate sul movente di chi ha innescato la bomba che lo ammazzò. L’inchiesta sulla Gladio, la madre di tutti i misteri.
A TPI parla il pm che indaga sui “mandanti occulti” delle stragi: “L’uccisione di Falcone fu parte di un più ampio progetto terroristico-eversivo. Restano alcune domande senza risposta”.
E ancora, le foto scomparse nel nulla, l’abitazione mai perlustrata, la borsa marrone e l’ordine di distruggere le auto: ecco come alcuni indizi sulla strage di Capaci sono caduti nel vuoto.
In occasione dei 100 dalla nascita di Enrico Berlinguer, Luca Telese ripercorre la vita dell’ultimo paladino dell’identità della sinistra in Italia.
Quei tre giorni chiuso in hotel per scrivere la relazione finale del congresso comunista. L’applauso infinito degli 820 delegati. Il discorso del ’69 che consacrò la sua leadership e la fine della fase Togliattiana. Ecco il racconto di Antonio Gambino del giorno in cui tutti capirono che Berlinguer stava per diventare grande.
Infine, un approfondimento sul grande inganno delle criptovalute. Le monete virtuali promettono di rendere gli individui più liveri rispetto a governi e banche. Ma in realtà favoriscono solo un’ulteriore commercializzazione del web e la concentrazione delle ricchezze nelle mani di pochi miliardari.
Questo e molto altro nel nuovo numero del settimanale The Post Internazionale in edicola da domani e disponibile già da ora nella versione digitale.
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