È uscito il nuovo numero del settimanale The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, propone ogni settimana inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in Italia, storie inedite e reportage dal mondo, e grande spazio alla cultura con alcuni tra i più importanti intellettuali italiani.
La nostra cover story è dedicata alla riforma costituzionale del governo, che prevede il premierato. Premier rafforzato dal voto diretto. Quirinale indebolito. Parlamento svuotato. Ecco quando e come nasce la riforma di Giorgia Meloni. Che punta a diventare la nuova presidente assoluta d’Italia.
“Questa riforma è confusa e pericolosa. Rafforza il Governo anziché il Parlamento. E il capo dello Stato è ridotto a fare il notaio. Questi politici sono estranei rispetto alle dimensioni costituzionali”. Intervista al costituzionalista Gaetano Azzariti.
“L’elezione diretta del premier e il premio di maggioranza favoriscono la tenuta degli esecutivi. I governi del presidente sono una patologia del sistema. E non è vero che il capo dello Stato è indebolito”. A TPI parla Francesco Saverio Marini, l’esperto che ha lavorato alla riforma Meloni.
E ancora, Giorgia Linardi, portavoce e consulente legale dell’Ong Sea Watch, spiega a TPI perché sull’immigrazione non si può più fare finta di niente. “Le Ong incentivano le partenze? Falso. Tant’è che col Governo Meloni c’è stato un record di sbarchi. Il punto non è essere pro o contro i flussi ma trovare soluzioni. L’intesa con l’Albania? Così l’Italia evade le sue responsabilità”.
“Le grandi mobilitazioni dal basso in Francia e Germania? Impensabili in Italia. A differenza loro noi non ci attiviamo da soli. Abbiamo bisogno di qualcuno che organizzi la partecipazione. Ma non ci fidiamo dei partiti. Come se ne esce? Rimettendo al centro la fisicità degli spazi pubblici. E la giustizia sociale”. Parla il sociologo Filippo Barbera.
L’ostetrica rinuncia al monitoraggio. Il collega ordina i panini su Glovo. Poi la visita del ginecologo, il cesareo d’urgenza e la notizia che Noah è nato morto. Un presunto caso di malasanità a Palermo su cui ora indaga la procura. Ecco il racconto della madre a TPI.
Inoltre, continua il viaggio di TPI per dare voce ai giovani del capoluogo partenopeo. La mancanza di servizi essenziali. La sensazione di abbandono e solitudine. Ma anche la voglia di sognare. L’impegno per la comunità. E la soddisfazione nel trovare la propria strada.
Ospita la dirigenza di Hamas. Finanzia l’amministrazione di Gaza. E negozia con Israele, che non riconosce. Ma non è la prima volta: Corno d’Africa, Afghanistan, Iran, Ucraina, Doha è diventata una superpotenza diplomatica. Non certo per interesse della pace nel mondo. Approfondimento sul Qatar, il piccolo, grande, mediatore nella guerra tra Israele e Hamas.
Lo spettro del genocidio dei palestinesi. Oltre 11mila morti in un mese. Un terzo dei quali minorenni. La violenta reazione di Israele agli attentati di Hamas del 7 ottobre ha devastato Gaza. Le piazze, i social e persino l’Onu denunciano massacri indiscriminati. E in molti già chiedono un’indagine internazionale.
Infine, un ritratto di Antony Blinken, il diplomatico che aspira alla Casa Bianca. Ha iniziato scrivendo i discorsi di Clinton. E dal 2002 è nell’entourage di Biden. Non è un pacifista. Ma è antitetico al trumpismo. Il segretario di Stato ha la politica nel sangue. E aspetta il suo turno per la nomination del 2028.
Questo e molto altro nel nuovo numero del settimanale The Post Internazionale disponibile già da ora nella versione digitale.
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