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    È uscito il nuovo numero del settimanale di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale

    Il nuovo numero del settimanale The Post Internazionale è disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App e da domani, venerdì 8 marzo, in tutte le edicole

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 7 Mar. 2024 alle 17:00

    È uscito il nuovo numero del settimanale The Post InternazionaleIl magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 8 marzo, in tutte le edicole, propone ogni settimana inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in Italia, storie inedite e reportage dal mondo, e grande spazio alla cultura con alcuni tra i più importanti intellettuali italiani.

    La nostra cover story è dedicata alle donne in occasione della Giornata internazionale della donna. Molestate, licenziate, discriminate. Dal mondo del lavoro a quello dell’università, viaggio tra le donne sfruttate e lasciate ai margini nell’Italia del terzo millennio.

    Tra gli approfondimenti, quello sulle donne che hanno perso il lavoro. Barbara ha lavorato in un negozio per 14 anni. Ed è stata licenziata appena rimasta incinta. Simona aveva un part-time in un’azienda. Dopo la gravidanza le hanno imposto il tempo pieno. Poi è arrivato il benservito. Piera Angela e Martina sono state escluse da una selezione del personale perché incinte. Le loro storie.

    E ancora. Non solo le maggiori difficoltà a trovare un’occupazione e le differenze di stipendio rispetto agli uomini. Molte donne sono discriminate sul lavoro anche a causa della loro età.

    Carezze indesiderate dei professori. Molestie verbali dei bibliotecari. Abusi da parte dei compagni di studio. Avance in laboratorio. Da Torino a Firenze a Roma, studentesse, docenti e ricercatrici denunciano a TPI: “Non sono solo casi isolati. Ma è un problema sistemico”.

    Spazio, poi, a un’inchiesta esclusiva su Massimo Osanna. Frequenta i divi del cinema. Gestisce nomine di peso e appalti a sei zeri. I suoi fedelissimi fanno carriera. E ora punta a diventare ancora più potente. Ecco chi è il capo della Direzione generale Musei del ministero della Cultura. Nominato dalla sinistra, confermato dalla destra. E finito nel mirino di Anac e Corte dei Conti.

    “Nell’ultimo anno il percorso in Up è stato accidentato. Difficoltà di rapporti tra Potere al Popolo e Rifondazione Comunista. Io ora preferisco dedicarmi alle lotte sui territori. Le europee? Non mi candido, ma tifo per la lista pacifista di Santoro. E magari nel 2026 corro per fare ancora il sindaco di Napoli”. A TPI parla Luigi De Magistris.

    Inoltre, un approfondimento sul futuro di Gaza. Israele vuole il controllo militare della Striscia e un’amministrazione civile non legata alle fazioni palestinesi. Abu Mazen invece si accorda con Hamas e prepara un governo tecnico. Intanto la popolazione muore di fame e malattie. Ma nessuno sa ancora chi pagherà la ricostruzione.

    Infine, un reportage sulla guerra clandestina della Cia in Ucraina. È la migliore fonte di informazioni sul Cremlino a disposizione degli Usa. E funge da centro nevralgico per l’esercito di Kiev. Da anni l’intelligence americana ha costruito una rete di 12 basi “ombra” lungo il confine con la Russia. Da dove conduce un conflitto segreto.

    Questo e molto altro nel nuovo numero del settimanale The Post Internazionale in edicola da domani e disponibile già da ora nella versione digitale.
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