È morto Sergio Zavoli
Sergio Zavoli è morto ieri sera a Roma. Il giornalista, ex parlamentare, presidente Rai aveva 96 anni. Nato a Ravenna il 21 settembre 1923, Sergio Zavoli ha rivoluzionato l’informazione in tv con programmi come La Notte della Repubblica e Il Processo alla tappa per il Giro d’Italia.
Zavoli diceva: “Vorrei avere una striscia di 15 minuti tutte le sere attorno a mezzanotte per approfondire un tema, un personaggio, un fatto di cronaca… Ma poi penso che sia ormai una cosa fuori dal mio tempo e che a mezzanotte mi convenga andare a dormire”.
L’esordio è nel 1947 al Giornale Radio diretto da Antonio Piccone Stella, si fa conoscere con i documentari Scartamento ridotto, Notturno a Cnosso (premio Italia 1954), Clausura (premio Italia 1957, tradotto in sei lingue). Tra i suoi programmi più noti Processo alla tappa (1962-1969), Nascita di una dittatura (1972), La notte della Repubblica (1989). Dal 1976 all’80 fu direttore del Gr1, dall’80 all’86 presidente della Rai.
Così lo ricorda la capogruppo di Italia Viva alla Camera, Maria Elena Boschi: “Sergio Zavoli è stato una colonna di questo Paese. Maestro del giornalismo, servitore delle Istituzioni, uomo coraggioso. Lo ricorderò sempre per i suoi consigli, il suo affetto, la sua amicizia”.
“Ricordo Zavoli, la classe unica del suo giornalismo popolare e d’inchiesta, la sua saggezza politica, la sua voce, la sua Rai. Caro Sergio, ci mancherai”. Lo scrive il Commissario per gli Affari Economici dell’Unione Europea, Paolo Gentiloni, su Twitter.
“Un giornalista appassionato e profondo, con una idea di informazione e impegno civile e di senso delle istituzioni di cui oggi c’è disperato bisogno. Uomo gentile e mite, Sergio Zavoli”. Lo scrive il deputato del Pd, Filippo Sensi, su Twitter.
“Sergio Zavoli è stato un valente senatore del Pd, anche nella scorsa legislatura lo ricordo trascorrere intere notti in Aula, sempre diligente e mai affaticato. Da colonna dell’informazione pubblica di questo Paese, Zavoli ha saputo interpretare il suo ruolo politico con la stessa dedizione e passione. Per me è stato un amico ed un punto di riferimento, sono onorato di aver fatto il presidente della commissione Cultura, di cui il grande giornalista è stato componente”. Così il capogruppo Pd al Senato, Andrea Marcucci.
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