Selvaggia Lucarelli commenta il caso Balocco-Ferragni
“Altro che beneficenza, il suo pandoro è solo marketing”: è trascorso un anno esatto da quando Selvaggia Lucarelli denunciava in un’inchiesta pubblicata sul Domani l’operazione Balocco-Ferragni, sanzionata ieri dall’Antitrust.
Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato quella di Balocco e Chiara Ferragni non “fu vera beneficenza” ma una “pratica commerciale scorretta”, esattamente come denunciato per prima dalla giornalista, che ora commenta l’accaduto sul suo profilo Instagram.
“L’operazione Balocco spiega bene la differenza tra beneficenza e operazione commerciale mascherata da beneficenza, operazione particolarmente odiosa perchè utilizzava una questione come i bambini malati e gli ospedali che li curano. Ma mettiamo da parte la questione morale (che esiste eccome) e vediamo cosa ha accertato l’antitrust, che poi è quello su cui avevo lavorato per Domani” scrive Selvaggia Lucarelli.
E ancora: “La donazione all’ospedale per la cura dei bambini malati era stata fatta da parte di Balocco mesi prima (maggio) dell’operazione commerciale natalizia (novembre). Erano stati donati 50.000 euro (wow)”.
“Quindi, come avevo sottolineato più volte, era completamente slegata dalla vendita dei Pandori. Chi guadagnava dalla vendita erano l’azienda e Ferragni, al limite. I Pandori griffati Ferragni erano stati venduti a un prezzo più alto: il prezzo del pandoro ‘griffato’, che è stato proposto in vendita al pubblico a un prezzo pari a circa due volte e mezzo il prezzo del Pandoro classico Balocco, ha contribuito a indurre in errore i consumatori rafforzando la loro percezione di poter contribuire alla donazione acquistando il ‘Pandoro Pink Christmas'”
La giornalista scrive ancora: “Le società di Chiara Ferragni avevano incassato la somma di oltre 1 milione di euro a titolo di corrispettivo per la licenza dei marchi e per la realizzazione dei contenuti pubblicitari senza versare nulla all’ospedale Regina Margherita di Torino. Insomma, sei ricca, ma evidentemente la ricchezza non ti basta mai. Devi arricchirti pure usando a sproposito la parola beneficenza destinata alla cura di bambini malati. Salvo poi presentarti alla conferenza stampa di Sanremo e strappare l’assegno a favore di telecamera per darti una smaltata all’immagine”.
Selvaggia Lucarelli, quindi, conclude: “Ricordatevi: la beneficenza è una cosa seria. E come sapete per me questa battaglia è sacra e non risparmio niente e nessuno, da Ferragni all’ultima delle collette di parrocchia. Oggi, rispetto a ieri, mi sembra ne valga un po’ più la pena…”.