Sea Watch commento ministro Centinaio | Il caso Sea Watch continua a tenere banco. Mentre la nave è ferma davanti al porto di Lampedusa, senza poter attraccare, si rincorrono i commenti sul caso. Arriva, tra gli altri, anche quello di Gian Marco Centinaio, ministro leghista dell’Agricoltura e del Turismo.
“Andiamo avanti con quello che sta dicendo Salvini”, ha detto il ministro a margine di un evento di Fs.
“Si va avanti per la strada che abbiamo intrapreso. Il Ministro dell’Interno è fin troppo democratico, non sta violando niente. Se fosse stato per me l’avrei presa con una corda e l’avrei ritirata in acque internazionali perché lì deve andare. Non deve stare in acque italiane”.
Di parere opposto è Pietro Bartolo, neo eurodeputato del Pd, e medico attivo per tantissimi anni a Lampedusa, che chiede che i 42 migranti a bordo della nave siano portati a terra. “Lo stato di necessità, di cui ha parlato la comandante della nave, è tutt’altro che rientrato, ha detto il medico. “Un panino e un bicchiere d’acqua non bastano a rimettere in sesto un fisico debilitato. E per fisico intendo quell’insieme complesso e indivisibile di corpo e psiche”.
Intanto Bartolo, insieme ad altri parlamentari europei del suo gruppo, ha firmato una lettera inviata al Commissario per la migrazione, il greco Dimitris Avramopoulos, affinché convinca gli stati Ue ad accogliere i migranti della Sea Watch una volta sbarcati.
“Giunte a terra queste persone potranno andare in Olanda, in Germania o in qualunque altro paese. E se Salvini non li farà scendere a Lampedusa, è il caso che trovino un porto alternativo dove essere accolti prima di venire trasferiti altrove. È a loro, alle persone che soffrono a bordo della nave, che dobbiamo pensare”.