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    Chi sono le coraggiose donne dell’equipaggio della Sea Watch

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 27 Giu. 2019 alle 16:48 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:33

    Sea Watch equipaggio donne | Capitana | Carola Rackete

    Sea Watch equipaggio donne – La Sea Watch 3, l’imbarcazione con 42 migranti a bordo che dal 12 giugno naviga al largo di Lampedusa cercando di attraccare, ha un equipaggio a maggioranza femminile. Sulla nave ci sono ben dieci donne. Ecco le storie di alcune di loro:

    La capitana

    Carola Rackete, capitana

    La capitana della Sea Watch 3 è

    la Rackete. È lei che ha deciso di forzare il blocco ed entrare in acque italiane e rischia per questo l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, una multa e la confisca dell’imbarcazione. Insomma, rischia tanto.

    31 anni, tedesca, conosce quattro lingue, ha scritto una tesi sugli albatros e navigato sulle rompighiaccio. All’età di 23 anni è al timone di una nave a spaccare il ghiaccio del Polo Nord per uno dei maggiori istituti oceanografici tedeschi, ufficiale di navigazione per l’Alfred Wegener Institute. A 25 è secondo ufficiale a bordo della Ocean Diamond, a 27 stesso ruolo nella Aretic Sunrise di Greenpeace.

    > Carola Rackete: tutto quello che c’è da sapere sulla capitana della Sea Watch 3

    La dottoressa

    Verena, la dottoressa

    Il giovane medico a bordo si chiama Verena e nei giorni scorsi è intervenuta sui social media con un appello per i migranti a bordo della nave denunciando come molti di loro siano stati sottoposti ad abusi e torture. “Per favore, non sto parlando da medico ma da essere umano. Aiutateci a trovare un porto sicuro”, ha detto Verena dalla nave. Originaria di Dusseldorf, in Germania e ha studiato medicina a Essen.

    La mediatrice culturale

    Heidi, la mediatrice cultura

    Heidi è una delle mediatrici culturali a bordo della nave, che aiuta a tradurre e comprendere le esigenze dei migranti sulla nave. Anche lei ha rivolto un appello nei giorni scorsi dal ponte della nave sintetizzando così l’Odissea di questi 14 giorni: “A bordo ci sono persone vulnerabili, che hanno particolari bisogni e sono vittime degli orrori in Libia. Nonostante questo tutte le persone che vengono soccorse hanno bisogno di sbarcare in un porto sicuro e nessun soccorso è terminato se tutte le persone non poggiano entrambi i piedi a terra”, ha detto Heidi.

    La consulente legale 

    Giorgia, la consulente legale

    Giorgia Linardi  è la consulente legale della Sea Watch 3. Nata nel 1990, è cresciuta a Como e si occupa di diritti umani e delle migrazioni e si è laureata in Studi internazionali. Ha lavorato anche a bordo di Aquarius, altra nave di ricerca e soccorso, come consulente legale per Medici Senza Frontiere.

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