Intorno alle 14.30 si oggi, 7 novembre, la Sea Eye 4 è arrivata al porto di Trapani, dopo aver salvato nel giro di 48 ore, fra martedì e giovedì, circa 800 migranti. Tra di loro donne in stato di gravidanza e 200 minori, molti dei quali hanno meno di dieci anni. “Sono stremati e portano addosso i segni di tante ferite”, dice via radio dalla nave della Ong la dottoressa Daniela Klein. Lei e il suo staff di fatto non dormono da cinque giorni, per salvare più vite possibili tra i sette barconi soccorsi nel Canale di Sicilia.
Giunti come detto nel porto di Trapani nel primo pomeriggio, gli 800 migranti verranno visitati e tamponati, poi si procederà alla loro identificazione e successivamente saranno trasferiti su due navi quarantena, al largo del porto, e in alcuni centri. “Siamo incredibilmente sollevati che Sea-Eye 4 possa dirigersi verso un porto sicuro – dice ancora la dottoressa Klein – e che le persone siano portate in salvo dopo molti giorni di incertezza”.
Lo staff della Ong tedesca ha dovuto fare i conti con situazioni non facili: molti degli uomini soccorsi sui barconi portano anche i segni delle torture subite in Libia prima della partenza. “Ringraziamo l’Italia, ma chiediamo all’Europa di ammonire Malta per non aver coordinato i soccorsi e per essersi rifiutata di fornire assistenza alle imbarcazioni in pericolo”, ha dichiarato Gorden Isler, il presidente di Sea-Eye. Contrariato il leader della Lega Matteo Salvini, che twitta: “Una nave tedesca sta per lasciare in Sicilia più di 800 clandestini. Domanda: i ministri dell’Interno e degli Esteri hanno chiesto a Berlino e Bruxelles di farsi carico di questi immigrati o per loro va bene così?”.
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