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    La poesia diventata virale sui social dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin: il testo integrale di “Se domani non torno…”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 19 Nov. 2023 alle 12:45

    Che cosa e di chi è la poesia “Se domani non torno”: il testo completo

    Dalla giornata di ieri, sabato 18 novembre, ovvero dalla notizia del ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin e, dunque, del suo omicidio, sui social è diventata virale una poesia contro i femminicidi e la violenza sulle donne.

    Si tratta di alcuni versi scritti nel 2011 dall’attivista peruviana Cristina Torres Cáceres, ora utilizzati sui social, anche dalla sorella della vittima, Elena, per denunciare l’ennesimo femminicidio avvenuto nel nostro Paese.

    “Se domani non torno…”: il testo completo della poesia

    Se domani non rispondo alle tue chiamate, mamma.
    Se non ti dico che vado a cena. Se domani, il taxi non appare.
    Forse sono avvolta nelle lenzuola di un hotel, su una strada o in una borsa nera (Mara, Micaela, Majo, Mariana).
    Forse sono in una valigia o mi sono persa sulla spiaggia (Emily, Shirley).
    Non aver paura, mamma, se vedi che sono stata pugnalata (Luz Marina).
    Non gridare quando vedi che mi hanno trascinata (Arlette).
    Mamita, non piangere se scopri che mi hanno impalata (Lucia). Ti diranno che sono stata io, che non ho urlato, che erano i miei vestiti, l’alcool nel sangue.
    Ti diranno che era giusto, che ero da sola.
    Che il mio ex psicopatico avesse delle ragioni, che ero infedele, che ero una puttana.
    Ti diranno che ho vissuto, mamma, che ho osato volare molto in alto in un mondo senza aria.
    Lo giuro, mamma, sono morta combattendo.
    Lo giuro, mia cara mamma, ho urlato forte mentre volavo.
    Ti ricorderai di me, mamma, saprai che sono stata io a rovinarlo quando avrai di fronte tutti quelli che urleranno il mio nome.
    Perchè lo so, mamma, non ti fermerai.
    Ma, per quello che vuoi di più, non legare mia sorella.
    Non rinchiudere i miei cugini, non privare le tue nipoti.
    Non è colpa tua, mamma, non è stata nemmeno mia.
    Sono loro, saranno sempre loro.
    Combatti per le loro ali, quelle ali che mi tagliarono.
    Combatti per loro, che possano essere liberi di volare più in alto di me.
    Combatti per urlare più forte di me.
    Possano vivere senza paura, mamma, proprio come ho vissuto io.
    Mamma, non piangere le mie ceneri.
    Se domani sono io, mamma, se non torno domani, distruggi tutto.
    Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima.
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