Padova, scuote il figlio perché non dorme: neonato di 5 mesi in coma
Un bambino di 5 mesi è in coma da sabato scorso, ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Padova, dopo essere stato scosso violentemente da sua madre che non riusciva ad addormentarlo. I medici hanno domandato alla commissione un intervento per la morte cerebrale. È successo nella casa di famiglia della donna, una 29enne, a Maestrino, in provincia di Padova.
La donna di origini vicentine, che ha raccontato ai carabinieri e al magistrato Roberto Piccione di aver “cullato troppo forte” suo figlio che non riusciva ad addormentarsi, è ora indagata per lesioni gravissime aggravate. Dopo averlo scosso ed essersi accorta che il piccolo, a un certo punto, non respirava più, ha chiamato il 118.
Come spiegato da Repubblica, il caso potrebbe rientrare, se la morte cerebrale del bambino venisse infine decretata a seguito della visita dei delegati della Procura, nella “Baby shake syndrome”, la sindrome del bambino scosso che provoca appunto gravi danni neurologici. Si tratta di una pratica, quella di scuotere i bambini, assolutamente sottovalutata per quanto riguarda i suoi effetti tragici, motivo per cui di recente è stata promossa una campagna di sensibilizzazione dal titolo “Non scuoterlo mai!”.
Il “trauma cranico abusivo”, come è anche definito, per tempo è stato sottovalutato anche dai pediatri e riguarda principalmente bambini al di sotto dei 2 anni di vita. Le conseguenze, a seguito di quello che è un vero e proprio maltrattamento fisico che avviene per calmare un pianto ininterrotto, possono essere drammatiche. Ciò che viene causato al neonato, infatti, è un trauma all’encefalo con conseguenze neurologiche importanti in quanto, nei primi mesi di vita, i muscoli cervicali del collo non riescono a sostenere il peso della testa in quanto ancora deboli.
A seguito di forti scosse il cervello inizia a muoversi all’interno della scatola cranica e questo può provocare gonfiore, sanguinamento dei tessuti o ecchimosi.