Nel 2015, a 35 anni, Francesca Corrado aveva un fidanzato stabile, una casa, una cattedra da docente universitaria in Economia e aveva appena fondato una startup. Si sentiva realizzata. Poi, nel giro di pochi mesi, ha perso tutto: l’amore, la casa, il lavoro, la startup, l’intero progetto di una vita già scritta. Un disastro, le sembrava. Prima ha dato la colpa agli altri, alla “società che ti costringe ad aspirare a una perfezione impossibile”. Poi se l’è presa con se stessa (“Aveva ragione chi mi diceva che ero troppo ambiziosa?”). E così era rimasta bloccata a metà strada tra sfiducia nel prossimo e disistima di sé. È stata la malattia di suo padre, il morbo di Alzheimer, a restituirle lucidità: “Mi sono messa a studiare libri di neuroscienze – racconta – e ho capito come funziona la mente umana: il nostro massimo grado di apprendimento avviene commettendo errori”.
A quel punto le si è accesa una lampadina in testa: poco dopo, nel 2017, Corrado ha fondato a Modena (sua città d’adozione, la terra natale è invece Crotone) la prima Scuola di Fallimento in Italia. Si tratta di una serie di corsi in cui – copyright della stessa fondatrice – si “prende consapevolezza dei propri errori per farne dei migliori”. Chi partecipa? Il pubblico è vario, da giovani studenti a manager o imprenditori di aziende medio-grandi. Anche la durata è variabile, da poche ore ad alcuni mesi. E vengono organizzati eventi speciali, come quello del prossimo 14 febbraio, giorno di San Valentino, dedicato al fallimento in amore.”Nella vita – osserva Corrado – capitano situazioni che ci portano in una direzione diversa da quella lineare che ci eravamo immaginati: magari è più tortuosa, fatta di cadute e inciampi, ma alla fine può condurci a qualcosa di ancora più positivo”…
Continua a leggere l’articolo sul settimanale The Post Internazionale-TPI: clicca qui