Settembre è ormai vicino ma i dubbi e le incertezze su come avverrà il rientro a scuola sono ancora tanti. Tra i temi ancora da chiarire, il distanziamento, la vaccinazione del personale scolastico e l’incremento dei trasporti locali. E così arrivano le prime critiche da parte dei media nei confronti del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
Particolarmente duro il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, il quale, rispondendo alla lettera di un lettore, ha attaccato il ministero, chiedendo una rapida vaccinazione del personale non ancora immunizzato: anche “con l’obbligo se ci saranno tanti refrattari”. “Siamo arrivati ad agosto e purtroppo i timori per il ritorno a scuola crescono – scrive il direttore Fontana – Sembra di guardare un film già visto l’anno scorso. Decisioni fumose sui trasporti, misure annunciate ma non realizzate su affollamento delle aule, protocolli di sicurezza, vaccinazione degli insegnanti e dei ragazzi. Il ministro Bianchi mi appare molto concentrato sulla filosofia dell’istruzione piuttosto che impegnato nel produrre concretamente tutti i provvedimenti che servono”.
Un attacco da parte del quotidiano di via Solferino nei confronti di Bianchi che non ha precedenti. “È inconcepibile, soprattutto se si guarda ai risultati dei test Invalsi. Il rientro in classe dei ragazzi, il ritorno alle ore di lezione e di laboratorio, all’apprendimento insieme ai compagni è importante quanto la ripresa delle attività produttive. È un’incredibile forma di cecità – continua Fontana – non pensare al fatto che stiamo mettendo in pericolo la crescita dei giovani e il loro futuro. Tutti quelli che lavorano a scuola debbono vaccinarsi con una campagna serrata per convincere tutti o con l’obbligo se ci saranno tanti refrattari. Mi sembra che non ci siano alternative. E chi ci amministra deve togliere di mezzo quell’aria di sufficienza che spesso circonda il mondo della scuola, per cui se c’è un problema si lasciano subito a casa i ragazzi”.
Anche Libero, per la verità non nuovo ad attacchi del genere, ha criticato la gestione di questa fase così delicata da parte del titolare del Ministero dell’Istruzione. Per il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, Bianchi è “un soggetto misterioso che dovrebbe governare il rientro a scuola di settembre e invece continua a latitare” e che “fa rimpiangere persino la Azzolina, i suoi banchi a rotelle e le sue conferenze stampa sull’inclusività variopinta della didattica a distanza”. Inoltre, in caso di un ritorno alla Dad, “inevitabili sarebbero le dimissioni di Bianchi”.
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