Bologna scontri polizia collettivi – Il 20 maggio in piazza Maggiore a Bologna si sono registrati degli scontri tra le forze dell’ordine e il corteo dei collettivi della città che si erano dati appuntamento per protestare contro il comizio di Forza Nuova nella vicina piazza Galvani.
Secondo quanto riferito dalle agenzie, i manifestanti hanno cercato di sfondare il cordone di polizia, protetto con delle grate: a quel punto i miliari hanno reagito con una carica e utilizzato anche un idrante contro i manifestanti.
I collettivi si sono radunati nel centro di Bologna per manifestare contro il comizio del leader di Forza Nuova organizzato dal suo leader Roberto Fiore in occasione delle elezioni europee del 26 maggio.
Già dalle prime ore del pomeriggio la tensione nella città era alta. Alcuni ragazzi erano scesi in strada con lo striscione “No pasaran. Contro tutti i fascismi l’università si oppone”, o ancora: “La strage del 2 Agosto oggi grida ancora più forte”.
Il corteo si è diretto verso via Farini per poi bloccarsi davanti al Tribunale, dove erano posizionati agenti in tenuta antisommossa. I manifestanti a quel punto si sono radunati in piazza Maggiore e alcuni di loro hanno cercato di forzare lo sbarramento lungo via dell’Archiginnasio.
Il comizio – Il Comune di Bologna aveva negato al partito di Fiore la possibilità di montare il palchetto in piazza perché nella richiesta di occupazione del suolo pubblico Forza Nuova aveva rimosso a penna la frase che impegna i militanti a non richiamarsi all’ideologia fascista.
La questura però aveva permesso al movimento di tenere il comizio. La presenza “per l’ennesima volta” a Bologna di FN è stata criticata da Anpi, Cgil, Cisl e Uil della città.