Scambio di provette, donna operata per un tumore inesistente: condannata l’Asl
Un’operazione sbagliata per uno scambio di provette. È il grave caso di malasanità accaduto all’ospedale Spaziani di Frosinone, dove una paziente è stata sottoposta a un intervento chirurgico invasivo sulla base di una diagnosi errata di tumore maligno al seno. Un’operazione in realtà inutile, secondo quanto accertato dal tribunale, alla luce della perizia svolta da un consulente nominato dal giudice.
A causare l’errore, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, è stato uno scambio delle provette che contenevano il materiale organico prelevato per eseguire la biopsia mammaria. Per questo motivo la donna è “stata sottoposta ad un intervento chirurgico più invasivo, sulla scorta della diagnosi di una forma tumorale maligna”. In realtà era affetta da una forma molto meno grave, che non richiedeva quel tipo di intervento. Oltre a menomare il suo aspetto fisico, l’operazione è stata seguita da una convalescenza lunga e dolorosa.
Da qui la condanna dell’Azienda sanitaria, che dovrà corrispondere alla paziente 11.427 euro per il danno biologico, più altri 1.500 euro per il danno da consenso informato. Inoltre, l’Asl dovrà pagare le spese della perizia tecnica e le spese legali, per un totale di 20.264 euro.