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    Roma, tifosi feriti sulle scale mobili della metro: scattano le misure cautelari per guasti e incidenti

    Il giorno dell'incidente alla Metro Repubblica di Roma in cui rimasero feriti i tifosi russi (Credit: Vigili del Fuoco)

    Coinvolti due dipendenti di Atac e a due dipendenti di Metro Roma

    Di Maria Teresa Camarda
    Pubblicato il 12 Set. 2019 alle 11:11 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 13:23

    Roma, tifosi feriti sulle scale mobili della metro

    La polizia, coordinata dalla procura della Repubblica di Roma, sta eseguendo un’ordinanza di misura cautelare interdittiva nei confronti di quattro persone, due dipendenti di Metro Roma e due di Atac, in merito ai guasti sulle scale mobili delle stazioni metro di Roma, Repubblica e Barberini. I reati contestati sono quelli frode nelle pubbliche forniture e lesioni personali colpose aggravate.

    L’operazione, in corso da questa mattina ad opera della Squadra Mobile e degli agenti del commissariato Viminale, ha fatto luce sulle cause che portarono all’incidente del 23 ottobre dello scorso anno, quando alcuni tifosi del Cska Mosca furono coinvolti nel cedimento delle scale mobili alla stazione Repubblica. Alcuni di loro restarono anche feriti.

    Inizialmente furono gli stessi supporters russi ad essere accusati di aver causato la rottura delle scale mobili, perché “saltavano e cantavano”. Una ricostruzione smentita dalle indagini, che hanno permesso anche di risalire alle cause del guasto, sempre alle scale mobili, ma questa volta della fermata Barberini del 21 marzo.

    Il video dell’incidente nella metro: minuti di paura per i tifosi del Cska

    Scale mobili Roma, che sono gli indagati

    Le misure interdittive riguardano Renato D’Amico, Direttore di esercizio ATAC delle linee metropolitane A e B; Ettore Bucci, dipendente ATAC con la funzione di Responsabile Unico del Procedimento (R.U.P.) relativo all’appalto a favore della società Metroroma; e Alessandro Galeotti, dipendente ATAC con la funzione di Responsabile di esercizio degli impianti di traslazione per le stazioni Repubblica e Barberini. I tre sono stati sospesi per un anno dall’esercizio dei pubblici uffici ricoperti dagli stessi e da tutte le attività ad essi inerenti.

    E Giuseppe Ottuso, responsabile tecnico preposto e amministratore unico di Metroroma, che ha il divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali e di ricoprire uffici direttivi.

    I quattro sono indagati con altre undici persone per i reati di frode nelle pubbliche forniture e di lesioni personali colpose gravi.

    Metro ancora chiuse e scale mobili ferme

    La stazione Repubblica della Linea A della metropolitana di Roma è rimasta chiusa per 246 giorni in seguito al crollo delle scale mobili. Coinvolse alcuni tifosi del Cska Mosca che stavano cercando di raggiungere lo stadio Olimpico per vedere la loro squadra. Dal 23 ottobre, la fermata venne riaperta all’alba del 26 giugno, con il sollievo dei tantissimi pendolari e residenti che per oltre otto mesi hanno dovuto fare a meno di uno degli snodi principali nel centro città.

    Seguì poi anche la chiusura di Spagna e Barberini. La prima è stata chiusa per un mese e mezzo e ha riaperto lo scorso maggio. La seconda è ancora chiusa, anche dopo essere stata dissequestrata.

    Ad oggi le scale mobili sono fuori servizio in numerose fermate dell’intera metropolitana di Roma: otto sulla linea A, sei sulla linea B e una sulla linea C.

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