Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’avvocato Giulio Vasaturo.
Nella mia responsabilità di legale della docente che ha effettuato il 23 dicembre 2020 alcune foto e riprese col proprio telefonino del senatore Matteo Renzi mentre lo stesso colloquiava, nel parcheggio dell’Autogrill di Fiano Romano, con altro soggetto, poi individuato nella persona del dirigente – all’epoca – dell’Aisi Marco Mancini, a doverosa tutela della mia assistita e nel rispetto della verità, rappresento quanto segue.
Nel suo ultimo libro, in alcune interviste e nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri, 22 novembre 2022, il senatore Matteo Renzi ha reiterato una serie di dubbi ed oggettive insinuazioni, affermando fra l’altro che il Direttore Generale del DIS Elisabetta Belloni avrebbe addirittura opposto il segreto di Stato «sul rapporto tra la presunta professoressa dell’autogrill e le strutture di Intelligence» (così ne Il Mostro, ed. Piemme, 2022).
Va decisamente escluso, senza timore di smentita, che qualcuno possa aver opposto il segreto di Stato sul rapporto fra la mia assistita ed i servizi di informazione e sicurezza giacché tale asserito collegamento, ipotizzato esclusivamente dal senatore Renzi, era ed è del tutto inesistente. È mia premura precisare, nell’alveo rigoroso delle prerogative riconosciute al difensore in fase di indagini preliminari, che:
- con la massima serenità e disponibilità, la mia assistita ha già ampiamente chiarito la propria posizione innanzi l’Autorità Giudiziaria, dimostrando in maniera anche documentale e, quindi, incontrovertibile la casualità della sua presenza presso l’autogrill di Fiano Romano e, ovviamente, la sua assoluta estraneità ad apparati di Intelligence;
- da semplice ed irreprensibile cittadina, nell’assistere a quell’incontro fra l’ex presidente del Consiglio e, con tutta evidenza, un altro esponente della Pubblica Amministrazione, in quanto anch’egli dotato di scorta istituzionale, la stessa ha avuto la curiosità di documentare l’episodio avvenuto in un luogo e con modalità che sono oggettivamente inusuali;
- proprio perché, come mirabilmente ribadito dallo stesso senatore Renzi, ogni persona perbene «non deve aver paura di chi esercita funzioni di potere nel nostro Paese» ma deve anzi adoperarsi attivamente per contribuire al controllo democratico dell’operato di chi detiene ruoli pubblici di altissimo rilievo, la mia assistita ha (ineccepibilmente) ritenuto che la documentazione di quell’incontro in uno spazio pubblico, fra l’ex premier ed altro funzionario pubblico, fosse potenzialmente di interesse pubblico e, quindi, giornalistico;
- la mia assistita non ha avuto modo di ascoltare nulla del colloquio fra i due, se non i saluti finali scambiati dagli interlocutori mentre si avvicinavano alla sua auto, posizionata praticamente a ridosso delle loro vetture istituzionali;
- venendo poco dopo superata a gran velocità solo dall’autovettura del senatore Renzi e non dal mezzo del suo interlocutore, mentre percorreva la corsia autostradale che dal varco di Fiano Romano muove in direzione Firenze, la mia assistita ha semplicemente dedotto, con ovvia inferenza di buon senso, che l’altro interlocutore dovesse aver intrapreso il percorso opposto verso Roma. A definitiva tacitazione di ogni ricorrente e fuorviante illazione sul punto, va precisato, pertanto, che in effetti la mia assistita ha avuto modo di vedere solo l’auto del senatore Renzi mentre percorreva l’autostrada in direzione nord ed ha solo dedotto, con logica stringente, quale fosse la diversa direzione intrapresa dal dottor È stato prodotto all’A.G. anche il tagliando autostradale che conferma, se mai ve ne fosse il bisogno, gli orari e la direzione di marcia della vettura della mia assistita;
- la mia assistita non ha alcun motivo di particolare ostilità nei riguardi del senatore Renzi e non ha tratto alcun beneficio, di alcun tipo, da questa vicenda che anzi ha causato e comporta una certa apprensione in questa cittadina, mamma ed insegnante esemplare che ispirato tutta la sua vita al valore della legalità;
- appreso che il senatore Renzi ha manifestato il comprensibile desiderio di conoscere personalmente la “professoressa” a cui più volte ha fatto riferimento in questi mesi, questo difensore si pone da subito a disposizione dell’ex premier e dei suoi legali al fine di favorire, già nei prossimi giorni, un colloquio diretto fra le parti. La mia assistita sarebbe davvero ben lieta di incontrare il senatore Renzi.
Avv. Giulio Vasaturo