Sanremo, pubblicità occulta di Amadeus e Chiara Ferragni a Instagram: confermata la multa da 175mila euro alla Rai
A quasi un anno dal selfie di Chiara Ferragni, viene confermata la multa alla Rai per pubblicità occulta. Una sanzione da 175mila euro, inflitta dall’Agcom per aver promosso “occultamente” Instagram durante il Festival di Sanremo dell’anno scorso. Alla vigilia della nuova edizione del Festival, la 74esima, il Tar del Lazio ha confermato la multa e ha trasmesso gli atti alla Corte dei Conti. Lo rende noto il Codacons, presente nel giudizio a tutela della categoria degli utenti.
“Il Tar ha sottolineato in particolare il ruolo svolto nella vicenda da Chiara Ferragni, influencer che identifica la propria popolarità proprio con il social network Instagram”, ha evidenziato l’associazione, che ha annunciato “un esposto alla magistratura contabile affinché siano chiamati a rispondere delle condotte illecite confermate dal Tar sia Chiara Ferragni, sia Amadeus, considerato che la sanzione sarà pagata dalla rete di Stato e quindi dai cittadini che la finanziano attraverso il canone”. Inoltre il Codacons diffiderà “Agcom e Antitrust ad avviare, come suggerito dal Tar nella sentenza odierna, un separato procedimento per pubblicità occulta contro Amadeus e Ferragni”. Al conduttore, il Codacons ha anche chiesto “alla luce della decisione del Tar e nel rispetto della Rai e dei telespettatori” di “astenersi stasera dal presentare il Festival di Sanremo”.
Secondo l’associazione, il Tar ha contestato alla Rai la “pianificata apertura in diretta tv, anzi in mondovisione, del profilo Instagram del conduttore Amadeus”. Una trovata che “non ha consentito agli stessi telespettatori di distinguere la finalità promozionale e commerciale in favore del social Instagram dalla finalità (ordinaria) dell’intrattenimento televisivo”. Il Tar ha inoltre condannato la “strategia” che ha “assicurato notevoli ricadute sia in favore dell’azienda pubblica, sia, ancora, della concessionaria Rai Pubblicità, sia, infine, dello stesso social Instagram” perseguita tramite il “reclutamento” di “testimonial provenienti dal mondo delle piattaforme social” facendo riferimento a Chiara Ferragni, “la quale – detto per inciso – vanta su Instagram circa 29 milioni di followers”. Secondo il Tar “è palese che la strategia in questione non avrebbe che potuto determinare un effetto promozionale (però mascherato al pubblico) che ha assicurato sia alla Rai (nelle sue articolazioni operative: compresa la concessionaria pubblicitaria) che al social Instagram un’utilità vicendevole, naturalmente legata alle finalità tipiche della pubblicità televisiva”. “Deve concludersi”, secondo i giudici, “che l’effetto pubblicitario per il social Instagram, sebbene occultamente, si sia appieno prodotto”.