Vuoi pagare con il Pos? Sono 50 centesimi in più. Succede nella famosa gelateria di Sanremo la “Compagnia del gelato”, dove alla fine è intervenuta la Guardia di Finanza. Un caso esploso dopo la segnalazione di Selvaggia Lucarelli, che sui social sta denunciando spesso e volentieri tutti quei commercianti e operatori che si rifiutano di permettere i pagamenti con il Pos, nonostante l’introduzione del recente obbligo.
C’è poi chi invece di opporsi ai pagamenti elettronici prova a marciarci sopra. Un po’ come il medico che ti chiede qualcosa in più per avere la fattura. “Gelateria a Sanremo. Qualcuno spieghi ai signori che non funziona così. Magari la finanza”, aveva denunciato la giornalista, facendo diventare virale la notizia. Si tratta di uno dei locali più centrali della città dei fiori, in corso Matteotti, a pochi passi dal teatro Ariston. Viene quasi da sorridere, poi, se si pensa che uno dei titolari della gelateria è un commercialista.
Ma d’altronde il cartello, spuntato dopo l’introduzione dell’obbligo del Pos, parla chiaro. Si avverte la clientela che “il prezzo di vendita in pagamento tramite pos verrà aumentato di 50 centesimi”. Dopo le polemiche, divampate anche sui social, è intervenuta la Guardia di Finanza. Le fiamme gialle hanno fatto visita alla gelateria e hanno compilato un verbale che è stato inviato anche al Garante della Concorrenza e del Mercato.
C’è da dire che il caso della gelateria sanremese non è certo unico o isolato. Il titolare di uno storico bar di Genova, ad esempio, ha spiegato che si rifiuta di accettare pagamenti con bancomat a causa degli elevati costi bancari. Intercettati dal Secolo XIX, i due titolari della gelateria di Sanremo hanno giustificato in maniera simile la loro decisione, legata appunto ai costi di transazione troppo alti.