Il 15 aprile 2019 il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha saputo di essere stato iscritto nuovamente nel registro degli indagati per sequestro di persona in merito alla vicenda dalla nave Sea Watch 3.
L’imbarcazione, che il 19 gennaio aveva tratto in salvo 47 migranti, era rimasta ferma al largo delle coste della Sicilia fino alla mattina del 31 gennaio, dopo che per più di 10 giorni il ministro dell’Interno aveva vietato lo sbarco.
Adesso però per il capo del Viminale si prospetta un nuovo caso Diciotti: dopo l’iscrizione nel registro degli indagati da parte del procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, la palla passa al Tribunale dei ministri che ha 90 giorni per scegliere se archiviare l’indagine o procedere.
Cos’è e come funziona il Tribunale dei ministri
I giudici possono decidere se archiviare il procedimento o se procedere, inviando gli atti al presidente del ramo del Parlamento competente, che nel caso di Salvini sarebbe ancora una volta il Senato.
A quel punto ad esprimersi dovrebbe essere la Giunta per le autorizzazioni a procedere, che ha 60 giorni per riunirsi e decidere se concedere o meno che il processo contro il ministro vada avanti.
M5S e la consultazione online
Nel caso della Diciotti il Movimento 5 stelle chiese il parere della base per decidere che posizione assumere nei confronti dell’alleato di Governo.
Gli elettori pentastellati in quell’occasione si opposero all’autorizzazione a procedere, ma il caso generò diverse polemiche e un nuovo caso Diciotti rischia di mettere nuovamente in crisi il Movimento.