Nel racconto lombardo-centrico di questa epidemia, ci stiamo dimenticando delle Rsa del Sud Italia e, con colpevole distrazione, soprattutto di quelle calabresi. In particolare, di quello che sta accadendo nella Rsa Villa Torano, in quel di Torano Castello, 4.000 abitanti in provincia di Cosenza. In cui a Pasqua scoppia un focolaio spaventoso tra ospiti e personale sanitario: 78 persone positive. Una donna di 90 anni, ospite della struttura, viene portata in ospedale con difficoltà respiratorie e muore il 16 aprile. “Un morto e 78 positivi ma tutti asintomatici”, si difende la struttura nella persona dell’amministratore della Rsa Massimo Poggi.
Una roba da scomodare Massimo Galli per approfondire lo strano caso del ceppo omertoso di Coronavirus in quel di Villa Torano: il virus silente, che non parla, non si manifesta, manco un colpo di tosse, uno starnuto, una brufolo sottopelle. Tutti asintomatici. Pure la novantenne morta, evidentemente, stava un fiore. E’ morta per eccesso di salute. “Io ritengo sia morta per cause naturali, ma era positiva”, afferma sempre Poggi. Peccato che a Villa Torano, già la settimana precedente, fossero stati dimessi ospiti risultati poi positivi al Coronavirus. E che nel paese, a Torano Castello, oggi ci siano 19 persone positive tra cui 3 bambini, così come in altri comuni della Valle del Crati collegati alla struttura di Torano, o perché di lì sono originari alcuni operatori della Rsa, o per le parentele con gli ospiti. Insomma, in struttura proprio non si erano accorti di nulla, tanto che il 12 aprile Massimo Poggi ha un’idea geniale: un bel video allegro per la Pasqua stile musical!
Magari sulle note di “Uva fogarina che fa allegria!”. Magari con infermieri e oss che ballano e cantano e i vecchietti che partecipano in stile La La Land! Una spontaneità vista solo alle sfilate militari in Corea del Nord. Il video parte con Poggi che sembra mettere le mani avanti: “Sono passati ben 45 giorni da quando abbiamo blindato le nostre strutture al fine di proteggere i nostri amati nonni, qui procede tutto nel migliore dei modi! Un ospite mi ha detto “Massimè, siamo passati dalla serie A alla Rsa!”. Da qui l’idea di questo video realizzato con gli operatori e gli ospiti per regalare un sorriso ai nostri nonnini. Buona Pasqua!”.
Un video tra l’agghiacciante e il patetico realizzato quando la struttura aveva già i suoi problemi, tanto che il 6 aprile doveva essere dimessa una signora e la clinica l’aveva trattenuta dicendo ai familiari che aveva la febbre. Guarda caso. Signora poi risultata positiva al Covid (ma non erano tutti sintomatici?). Indimenticabile, nel video, la sfilata delle 11 cliniche della stessa proprietà con gli operatori che ballano e cantano con le mascherine e il testo del musical “Diridindindin diridindindà Pasqua e Pasquetta in Rsa! Che grande Festa a Villa Torano per questa Pasqua festeggiata sul divano! Ma col Pansini al timone diremo addio a questa brutta situazione!”. Pansini, per la cronaca, è il direttore sanitario di Villa Torano. Al timone sì, ma del Titanic.
Uno spettacolo deprimente, una maldestra e grottesca operazione di maquillage sulla sfondo di una storia molto più intricata: Massimo Poggi, il volto del video nonché l’amministratore di Villa Torano è amico e collaboratore da sempre del potentissimo Claudio Parente, colui al quale Jole Santelli ha affidato il coordinamento e la gestione della lista Casa delle Libertà. E lo stesso Parente era proprietario delle cliniche in questione finché circa 10 anni si è dedicò alla scalata in politica e quindi vendette tutte le sue quote. Solo che le ha vendute a sua moglie. (che detiene il 40 per cento della proprietà tra quote dirette e indirette) E in effetti, di cose strane a Villa Torano ne sono successe parecchie: 400 tamponi avuti in due giorni scavalcando l’Asp di Cosenza, perché ottenuti direttamente dalla protezione civile. L’rsa che non viene chiusa come accaduto ad esempio a quella di Chiaravalle sempre in Calabria e a cui non viene tolto l’accreditamento. Centinaia tamponi fatti due volte a tutti. E così via. Ad ogni modo, la Procura di Cosenza ha aperto un’indagine e i Nas dei carabinieri hanno acquisito tutta la documentazione per comprendere le cause del contagio e il comportamento della dirigenza nella gestione dell’emergenza. E’ proprio il caso di dire “Diridindindin diridindindà Pasqua e Pasquetta in Rsa!”. Che allegria.
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