Un 38enne romeno, senza fissa dimora, è stato aggredito e ucciso sulla pista ciclabile che corre sulla banchina del Tevere nei pressi di Ponte Sisto, al centro di Roma. Il fatto è accaduto giovedì 7 maggio. Ad assistere alla scena alcune persone che, approfittando della bella giornata, si trovavano a passeggiare lungo il fiume e hanno dato l’allarme alle forze dell’ordine. La polizia ha individuato e fermato poco dopo il presunto responsabile. Si tratta del 45enne romano M. G., assolto a giugno dall’accusa di omicidio per la morte dello studente americano di 19 anni Beau Solomon, morto annegato nel fiume a luglio 2016, a poca distanza dal luogo dell’omicidio di oggi.
Secondo quanto si è appreso, la vittima è stata trovata sulla pista ciclabile con evidenti ferite sul volto e alle mani. Ancora da chiarire la dinamica dell’accaduto. Sul posto è intervenuta anche una pattuglia del Reparto Tutela Tevere della polizia locale che stava effettuando un controllo nell’area golenale del fiume. Alcuni testimoni, presenti sulla scena del crimine, hanno raccontato alla polizia di aver visto il 45enne discutere animatamente con la vittima, che poi si è accasciata a terra sulla pista ciclabile. L’aggressore, che aveva al guinzaglio un cane di razza labrador, è fuggito ma è stato fermato ed arrestato dagli agenti del reparto volanti con l’accusa di omicidio volontario. Un lite per futili motivi sembrerebbe essere il movente del delitto. La vicenda avvenuta ieri potrebbe anche riscrivere l’omicidio dello studente americano per il quale l’uomo venne assolto.