Roma, trovato un nido di vespe orientali: “È la prima volta, sono attirate dai rifiuti”
Avvistate a Roma le vespe orientali, una specie mai censita prima d’ora che “può essere attirata dall’immondizia”. Lo afferma l’esperto Andrea Lunerti, chiamato per rimuovere i calabroni dal balcone di una signora di Monteverde, appena rientrata dalle vacanze.
Si tratta di una specie “segnalata a Roma negli anni ’50, ma mai censita prima d’ora”, ha dichiarato l’etologo a La Repubblica, spiegando come si sia venuto a creare il nido. “L’impianto dell’allarme non era stato chiuso bene da chi ha effettuato il lavoro e così le vespe sono entrate dentro”, ha affermato. “Rispetto alle vespe comuni hanno una capacità di pungere superiore, se molestate, e sono più a rischio anziani e bambini, e coltivazioni”.
Lunerti ha anche dichiarato a Roma Today che i calabroni “sono un po’ più velenosi”. “Hanno la capacità di orientare parzialmente il pungiglione colpendo anche lateralmente rispetto al loro corpo”, ha detto.
Secondo l’esperto, questo tipo di vespa, che si distingue per le fascette gialle su addome e testa, può essere attirata dai rifiuti, come i cinghiali o i topi. “Secondo la mia esperienza, è solita nutrirsi di rifiuti organici e in putrefazione come un avanzo di carne”, il parere di Lunerti. Nella città intanto continua l’emergenza rifiuti, aggravata dall’incendio all’impianto di trattamento meccanico-biologico di Malagrotta a giugno. “Entro una settimana l’emergenza determinata dall’incendio dell’impianto di trattamento di Malagrotta sarà superata”, aveva detto la settimana scorsa il sindaco Roberto Gualtieri, aggiungendo che saranno necessari “un paio d’anni” affinché “la situazione diventi ottimale”.