È ricoverato al policlinico Umberto I di Roma con una prognosi di trenta giorni lo studente di 22 anni che la notte del 1 ottobre nel quartiere San Lorenzo della Capitale è stato picchiato, rapinato e violentato da un gruppo di tre persone. Una notte da incubo che gli è costata, tra le altre cose, la frattura del setto nasale. La polizia è alla ricerca di prove e indizi per risalire agli aggressori, che lo avrebbero avvicinato dopo che il giovane aveva trascorso la serata nelle zone del centro cittadino per poi dirigersi in monopattino verso San Lorenzo.
Lì lo studente sarebbe stato accerchiato e minacciato: i tre lo avrebbero anche costretto a prelevare contanti a un bancomat per poi rapinarlo, ma l’operazione non sarebbe andata a buon fine. Successivamente uno di loro lo ha condotto con la forza in un luogo nascosto ed ha abusato sessualmente di lui. Gli inquirenti hanno acquisito le testimonianze di alcune persone presenti nella zona e le immagini delle telecamere di videosorveglianza. “Ho trascorso la serata in alcuni locali di San Giovanni con i miei amici e per tornare a casa ho noleggiato un monopattino. L’ho parcheggiato all’altezza di via degli Etruschi dove poi quei tre si sono avvicinati. Minacciandomi mi hanno rapinato: erano brutali e spietati”, ha detto alla polizia il giovane, sardo di origini, stando a quanto riporta Il Messaggero.
Nessuno sarebbe riuscito a udire le grida di aiuto dell’aggredito, dato che negozi e pub erano ormai chiusi. A soccorrerlo è stato un passante che lo ha visto insanguinato in mezzo alla strada: è stato portato immediatamente al Pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I in codice rosso. Gli inquirenti sospettano che i responsabili della violenza siano tra i gruppi che terrorizzano i passanti intorno alla stazione Termini. Qualcuno potrebbe averlo seguito da San Giovanni fino a San Lorenzo per poi aggredirlo.