Senzatetto massacrato da un gruppo di ragazzi: video shock a Trastevere
Massacrato da un gruppo di ragazzi nel cuore di Roma. Lo scorso sabato sera un uomo di 55 anni, forse un senzatetto, è stato preso ripetutamente a calci in faccia da diversi giovani a piazza Trilussa, in piena Trastevere. La scena, ripresa dai passanti, mostra tre ragazzi in sequenza colpire il malcapitato, che rimane a terra. “Daje de tacco”, afferma uno degli aggressori nel video pubblicato da La Repubblica, in cui viene ripresa anche una rissa scatenata da altri ragazzi per fermare l’aggressione.
Secondo il quotidiano romano, l’uomo viene mostrato per la prima volta in un video ripreso verso le 22, mentre si tiene in piedi con difficoltà. Un altro filmato lo mostra poco dopo sdraiato a terra sotto la fontana dell’Acqua Paola, circondato da decine di ragazzi, alcuni dei quali lo prendono a calci.
Alcune ragazze chiedono loro di fermarsi (“Regà, che fate: fermi oh”) senza riuscirci. Dopo qualche secondo intervengono altri giovani presenti in piazza, dando il via a una maxi rissa mentre l’uomo rimane a terra frastornato.
“Era da poco passata la mezzanotte”, ha raccontato un testimone all’Ansa. “Si era creato un cerchio di persone attorno a questo signore che scherzava e rideva, tanto che ad un certo punto, probabilmente ubriaco, si è messo a fare le flessioni. Qualcuno gli ha anche offerto da bere. Poi il cerchio si è stretto e alcuni ragazzi hanno cominciato a sputargli addosso. Lui, indispettito, è rimasto seduto senza reagire, mentre quattro-cinque di loro hanno cominciato a prenderlo a calci in faccia”.
Secondo il ragazzo, a intervenire per fermare la violenza sarebbe stato un conoscente degli aggressori. “Quando ha visto i calci si è scagliato contro gli amici e si è scatenata una maxirissa nella piazza che a quell’ora era pienissima”, ha aggiunto, dicendosi certo che fossero tutti minorenni. “Io con i miei amici abbiamo poi deciso di andar via, perché quella sera a Trastevere tirava una brutta aria. Da un po’ di tempo abbiamo tutti questa sensazione, non siamo tranquilli”.