Roma, rimossa la scritta Casapound dalla sede del movimento
Oggi, martedì 6 giugno, a Roma è stata rimossa la scritta Casapound dalla sede del movimento di estrema destra, al civico 8 di via Napoleone III, nel quartiere Esquilino. A provvedere alla rimozione sono stati gli stessi attivisti del movimento.
La scritta in marmo Casapound campeggiava sulla facciata dello stabile che era stato occupato nel 2003. La decisione è arrivata dopo la notifica della sanzione da parte del Campidoglio, che aveva chiesto la rimozione della scritta in quanto abusiva. La sindaca Virginia Raggi a giugno aveva inviato una lettera al comandante della Polizia di Roma Capitale chiedendo di avviare le procedure per la rimozione.
Attualmente un lenzuolo bianco copre la parte della facciata. Se il movimento non avesse provveduto da solo a togliere la scritta sarebbe scattata la rimozione coatta da parte degli agenti della Polizia locale, rimozione prevista domattina per lo scadere del tempo concesso dal Comune capitolino.
Poco sopra quello che resta della scritta è stato esposto uno striscione che recita: “Questo è il problema di Roma”.
Virginia Raggi: “È solo l’inizio, ora lo sgombero”
I commenti non sono tardati ad arrivare: “È solo inizio”, ha scritto la sindaca Raggi su Twitter. “Ora va sgomberato l’immobile e deve essere restituito alle famiglie che ne hanno davvero diritto. Va ripristinata la legalità. Fino in fondo. #CasaPound”.
Poco dopo la sindaca è arrivata sotto la sede. “Togliete lo striscione”, ha detto la prima cittadina M5S a uno degli attivisti.
Gli attivisti: “La scritta tornerà, quando la Raggi cadrà”
“Questa città questa scritta non la merita. La rimettiamo quando lei non è più sindaco, cioè a brevissimo”, ha risposto alla sindaca uno degli attivisti di Casapound. “Noi libereremo tutto quello che c’è da liberare”, ha sottolineato invece la prima cittadina lasciando poi, dopo poco meno di mezz’ora, via Napoleone III.
Ecco una foto della scritta Casapound sulla facciata della sede del movimento prima della rimozione: