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    Roma, rapina in pieno giorno alle Poste da 200mila euro: nessuna notizia ai giornalisti

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 4 Mag. 2023 alle 18:05 Aggiornato il 4 Mag. 2023 alle 18:08

    Un bottino di ben 200mila euro a seguito di una rapina a mano armata in pieno giorno nel quartiere Appio, a Roma. Due banditi, uno con parrucca e baffi, e l’altro con un cappuccio calato sul volto, hanno fatto irruzione in un ufficio postale. L’episodio è avvenuto ieri, 3 maggio, alle ore 14 nell’ufficio postale di via Arrigo Davila. Una scena da film poliziesco, con i malviventi che sono entrati nell’ufficio e hanno subito estratto le pistole.

    Quello che fa più discutere, però, come sottolinea il sito Professione Reporter, è la mancata comunicazione del fatto dalla Questura ai giornalisti. Una conseguenza tra l’altro delle disposizioni della cosiddetta legge Cartabia. A riportare la notizia, attraverso sue fonti, è il Messaggero. All’interno delle Poste erano presenti una ventina di persone.

    I rapinatori hanno obbligato gli ostaggi a sdraiarsi per terra e gettare i telefonini in modo che nessuno potesse chiamare i soccorsi. Il colpo è durato una ventina di minuti. I due hanno fatto il ‘blitz’ quando una delle casseforti era aperta. Erano evidentemente dei professionisti di atti del genere e senz’altro avranno studiato bene e in anticipo il piano con sopralluoghi davanti all’ufficio.

    Sul posto è arrivata la polizia con diversi equipaggi. Sono stati istituiti dei posti di blocco, ma non hanno dato l’esito sperato. I banditi avrebbero compiuto in passato colpi simili in altre zone della città. Gli agenti hanno acquisito le immagini delle telecamere delle Poste. E saranno analizzate quelle delle altre presenti in zona: potrebbero avere inquadrato i due prima che si coprissero il volto. Pare che agli ostaggi si sarebbero rivolti in un buon italiano.

    Il Messaggero riporta anche alcune testimonianze dirette: “Ho avuto una paura fottuta – racconta un’anziana che stava alle Poste per ritirare la pensione – Mi sono trovata minacciata da queste persone armate. Io cammino col bastone per problemi alle anche. Questi hanno voluto che mi sdraiassi sul pavimento. Ho provato un dolore pazzesco alle articolazioni. Il tempo del colpo mi è sembrato non finire più”. “Io stavo accompagnando mia madre – racconta un uomo – quando ho sentito: ‘Fermi tutti, questa è una rapina’. Mi sono girato e ho visto due individui armati e travestiti. Ho avuto tanta paura”. 

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