A Roma sono migliaia le persone che violano la quarantena, senza rispettare le regole. A calcolarlo è Alessio d’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio, che parla al Messaggero. C’è chi lo fa per continuare a lavorare, chi per non rimanere in casa. Sono le persone che prendono le metro, gli autobus e che girano per la città nonostante debbano stare in isolamento: “Ci giungono troppe segnalazioni dai nostri servizi delle Asl di non collaborazione sul contact tracing e di mancato rispetto delle regole di quarantena per coloro che sono venuti in contatto con un caso positivo. Sono circa un migliaio i casi scoperti e stanno aumentando”, spiega D’Amato che ricorda anche che il rispetto delle regole, come l’utilizzo della mascherina all’aperto, è fondamentale. Inoltre, c’è il rischio che il Lazio possa passare in zona gialla dopo le feste. Ieri il rapporto tra tamponi e positivi era del 5%.
Una dirigente di una Asl racconta, poi, al Messaggero che nei mesi scorsi erano principalmente i ragazzini a non comunicare ai genitori di essere entrati in contatto con un positivo. Oggi, invece, ci sono molti anziani o quarantenni. Fa l’esempio di un autotrasportatore entrato in contatto con un cliente con il Covid 19: “Quando gli abbiamo comunicato la cosa, non solo ci ha risposto che lo sapeva ma ci ha detto di lasciarlo in pace perché doveva lavorare” e non è il solo caso. La dirigente racconta anche di un professionista che continuava ad andare in ufficio. Pur avendo avvertito i clienti “ha preferito non avvertire la Asl”.