Roma, troppa movida: piazze chiuse per evitare nuovi contagi | Coronavirus
Adesso che la Fase 3 della lotta al Coronavirus in Italia è entrata nel vivo, la più grande paura è un ritorno del contagio: per questo motivo, a Roma, è stata emessa una nuova direttiva anti-assembramenti, valida da giovedì 25 giugno 2020, che prevede piazze chiuse in caso di movida sfrenata e incontrollabile. Il provvedimento è già stato applicato nel weekend appena trascorso: a piazza Trilussa, a Trastevere, è stata transennata la scalinata dove pochi minuti prima dell’intervento della Municipale erano accalcate decine di persone, quasi sempre senza mascherina. “Non è stato l’esperimento di un weekend – ha assicurato a Il Messaggero Antonio Di Maggio, comandante della polizia locale – ma questo tipo di interventi si ripeterà durante l’estate, fino a quando sarà necessario, in base al flusso di persone e agli assembramenti”.
Le principali piazze della città, dunque, rischiano di rimanere chiuse per buona parte dell’estate a causa dell’eccessiva concentrazione di persone in spazi ristretti, all’esterno di pub e bar, quasi sempre senza che nessuno indossi dispositivi di protezione personale. Nel mirino dei controlli ci saranno sicuramente, oltre a Trastevere, luoghi simbolo della Capitale come il quartiere San Lorenzo, il Pigneto, Rione Monti, Piazza Navona. Nelle prossime settimane, dunque, avverrà un monitoraggio costante delle piazze di Roma, con i vigili pronti a intervenire con le transenne in caso di assembramenti. Pare invece che, al momento, non sia previsto alcun intervento sugli orari di vendita degli alcolici: può durare fino alle 3 di notte e non verrà anticipato alle 23, come richiesto dalla Municipale al Campidoglio, con la sindaca Virginia Raggi che sul tema ha deciso di temporeggiare ancora un po’.
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