Era ricoverato dal 26 febbraio scorso con ustioni di terzo grado sul 90 per cento del corpo dopo essere rimasto avvolto dalle fiamme.
È morto nella mattinata di sabato 9 marzo il 13enne romano che da un mese era ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma dopo essersi ustionato mentre giocava con dell’alcol a casa della nonna.
Il giovanissimo non ce l’ha fatta. Troppo gravi le ustioni riportate: di terzo grado e sul 90 per cento del corpo.
A ucciderlo è stato un incidente causato da una bottiglia di alcol dalla quale si è sprigionata una fiammata che l’ha avvolto.
Il ragazzino era a casa della nonna quando si è verificato l’incidente, purtroppo mortale.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti il 13enne è stato avvolto dalle fiamme in pochi secondi.
Stava giocherellando con una bottiglia di alcol quando un “innesco”, forse una sigaretta, ha fatto divampare l’incendio.
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