Roma, incendio all’impianto dei rifiuti di Malagrotta: “Allarme diossina”. Gualtieri: “Conseguenze immediate”
Allerta a Roma dopo l’incendio che da ieri ha avvolto ha avvolto parte dell’ex discarica di Malagrotta, con il rischio di scatenare una nuova emergenza rifiuti nella capitale. L’incendio, scoppiato poco dopo le 17.30 dal gassificatore, si è allargato anche a uno dei due impianti di Trattamento meccanico-biologico (Tmb) della discarica, il più grande di Roma.
“L’incendio del Tmb non è solo un grave incidente, ma costituisce un danno signficativo per il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Roma, su cui avrà inevitabili conseguenze immediate”, ha dichiarato ieri il sindaco di Roma Roberto Gualtieri commentando l’incendio che ha fermato l’impianto in grado di trattare 900 tonnellate al giorno di indifferenziato. Adesso il Campidoglio dovrà capire come intervenire sulla gestione delle oltre 2.500 tonnellate di rifiuti prodotte ogni giorno nella città.
“Siamo già al lavoro per ricollocare quanto prima le quantità trattate dall’impianto danneggiato e indirizzarle su altri impianti di trattamento e sui successivi sbocchi”, ha detto Gualtieri.
L’incendio è ormai sotto controllo, dopo che una sessantina di vigili hanno lavorato tutta la notte per confinare le fiamme ed evitare che interessassero altre strutture e si propagassero all’esterno. Saranno però necessari giorni per spegnere definitivamente le fiamme, da cui ieri è scaturita una colonna di fumo talmente alta da mettere in allerta la torre di controllo di Fiumicino.
Il rischio di possibili pericoli alla salute ha anche spinto alla chiusura di asili nido e scuole dell’infanzia nel raggio di sei chilometri dal rogo, che ha interessato il quadrante sud-est della capitale. Chiusa anche la vicina sede del consiglio regionale alla Pisana. Come affermato dai membri del comitato di quartiere “Valle Galeria Libera”, c’è timore per il rischio del rilascio di diossina.
Con un ordinanza del sindaco il Comune di Roma ha disposto “per un periodo non superiore a 48 ore, in virtù del principio di precauzione”, per un raggio di 6 km dal luogo dell’incendio dell’impianto di Malagrotta la sospensione delle attività scolastiche e dei centri estivi, pubblici e privati; il divieto di consumo degli alimenti di origine animale e vegetale prodotti nell’area individuata; il divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile; il divieto di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali, raccolti nell’area individuata.