Cronaca Roma: carabiniere ucciso a coltellate nella notte
Due persone sono state fermate nell’ambito delle indagini omicidio di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma nella notte tra giovedì 24 e venerdì 25 luglio. Il 35enne, vice brigadiere, è stato accoltellato a morte stamani nel corso di un servizio contro un tentativo di estorsione. I fermati sono cittadini americani.
I due fermati sono stati portati al nucleo operativo dei carabinieri di via In Selci dove si recheranno i magistrati della Procura di Roma per interrogarli. Contro i due per ora non è stara formalizzata nessuna accusa. La Procura di Roma però procede per omicidio e furto.
Quattro persone sono state invece ascoltate in caserma. Tra loro vi sono un albanese e un italiano, che avevano una stanza all’hotel LeMeridien Visconti di via Cesi, a due passi da dove è avvenuto il delitto. Nessuno di loro è in stato di fermo e i carabinieri non escludono di ascoltare altre persone nelle prossime ore.
La dinamica dei fatti
Secondo una prima ricostruzione, l’omicidio è avvenuto in via Pietro Cossa, nel quartiere Prati, nel centro della Capitale.
Il vice brigadiere Mario Rega Cerciello (qui il suo profilo), di 35 anni, è stato colpito da un uomo, probabilmente un cittadino nordafricano, che era stato fermato insieme a un’altra persona perché ritenuti responsabili di furto ed estorsione.
Sembra, infatti, che i due agenti siano intervenuti in seguito alla segnalazione di una donna, che era stata derubata in serata.
Dopo il furto, infatti, la signora ha chiamato il suo cellulare e ha parlato con i due malviventi, i quali le hanno detto che le avrebbero ridato la borsa in cambio di soldi. In gergo questa operazione viene chiamata “cavallo di ritorno“.
La donna, però, ha avvertito la autorità e i due carabinieri sono entrati in azione, ma, durante, il tentato fermo è nata una colluttazione in cui entrambi gli agenti sono stati feriti. Ad avere la peggio, però, è stato il 35enne colpito con 8 fendenti, di cui uno vicino al cuore.
Trasportato d’urgenza all’ospedale Santo Spirito, l’agente è deceduto poco dopo.
Secondo le prime ricostruzioni, i due uomini, ritenuti responsabili del delitto, sarebbero alti circa 1 metro e ottanta. Uno dei due indossa una felpa nera, l’altro viola, uno dei due ha i capelli mesciati.
La dinamica dei fatti è stata confermata dal collega di Cerciello, che ha anche dichiarato: “Ho sentito Mario urlare, ho provato a salvarlo chiamando il 118, ma era troppo tardi”.
Straziata dal dolore la moglie, che Cerciello aveva sposato appena un mese fa, la quale, fuori dalla camera mortuaria dell’ospedale Santo Spirito ha urlato in lacrime: “Me lo hanno ammazzato“. Incredulo il fratello della vittima, anche egli presente al pronto soccorso dove sono arrivate un centinaio di persone tra amici e parenti, arrivati dalla Campania, regione di origine del carabiniere, nato a Somma Vesuviana.
La Procura di Roma, intanto, ha aperto un’indagine per omicidio, coordinata dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia e dal sostituto Maria Sabina Calabretta.
Il cordoglio dell’arma e degli esponenti politici
L’arma dei carabinieri ha commentato l’accaduto con un post su Facebook.
“Il vice brigadiere Mario Cerciello Rega aveva 35 anni, era sposato da 43 giorni e 13 ne erano passati dal suo ultimo compleanno – si legge nel post – È morto stanotte a Roma per 8 coltellate, inferte per i 100 euro che i 2 autori di 1 furto pretendevano in cambio della restituzione di 1 borsello rubato. Ma quei numeri non sono freddi: sono il conto di un’esistenza consacrata agli altri e al dovere, di una dedizione incondizionata e coraggiosa”.
Immediate le reazione politiche con il premier Giuseppe Conte che ha parlato di “profonda ferita per lo Stato”.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il suo cordoglio ai famigliari della vittima e ha auspicato la cattura dei criminali che hanno ucciso il carabiniere a Roma.
Anche il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, tramite Twitter, ha espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia del carabiniere, chiedendo tolleranza zero per i responsabili dell’omicidio.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, invece, ha affermato: “Lavori forzati in carcere finché campa per il bastardo assassino che ha ucciso un carabiniere questa notte”, mentre il vicepremier Luigi Di Maio ha parlato di “momento di dolore per lo Stato”.
Intervenuta alla trasmissione Agorà, la sindaca di Roma Virginia Raggi ha dichiarato: “È il momento in cui le istituzioni devono esprimere cordoglio per questo giovanissimo ragazzo morto nell’esercizio del suo dovere. Poi ci saranno le indagini e tutto il resto“.
Poi, però, la sindaca ha lamentato l’assenza di almeno 2000 agenti e sottolineato la necessità di aumentare la forze di polizia.
Giorgia Meloni ha commentato la vicenda su Facebook: “Provo tanta rabbia e profonda tristezza, l’Italia non può più essere il punto di approdo di queste bestie“, mentre il Partito Democratico ha espresso, attraverso le parole del vicesegretario Paola De Micheli, cordoglio ai famigliari del vice brigadiere, augurandosi che il responsabile venga assicurato al più presto alla giustizia.
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