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    Roma, arrestati i 5 attivisti di Ultima Generazione che hanno imbrattato di vernice il Senato

    Di Massimiliano Cassano
    Pubblicato il 2 Gen. 2023 alle 10:20 Aggiornato il 2 Gen. 2023 alle 16:10

    Intorno alle 8 di questa mattina un gruppo di attivisti in difesa del clima del collettivo Ultima Generazione ha imbrattato con vernice arancione la facciata di Palazzo Madama, sede del Senato, a Roma.

    Cinque in totale le persone coinvolte nel blitz che – nel solco delle diverse dimostrazioni portate avanti nel 2022 in diversi musei italiani o sulle strade sotto forma di blocchi al traffico – ha come obiettivo far parlare il più possibile della crisi climatica e chiamare alla responsabilità il governo e tutti gli apparati decisionali internazionali.

    La vernice arancione è stata cosparsa attraverso l’uso di alcuni estintori su un portone e su diverse finestre del palazzo, oltre che sul muro. In breve sono intervenuti i carabinieri che hanno immediatamente bloccato gli attivisti, che si erano seduti sul marciapiede in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine.

    Sono stati arrestati per danneggiamento in flagranza di reato. Sono la 28enne pregiudicata Laura Parancini, il 22enne pregiudicato Davide Nensi, la 19enne incensurata Zoe Russo, la 20enne pregiudicata Bjork Ruyggeri e il 21enne pregiudicato Alessandro Sulis.

    “Ho scelto e continuerò a scegliere di compiere azioni di disobbedienza civile non violenta perché sono disperata”, ha dichiarato Parancini dopo l’azione di questa mattina.

    Il motivo della protesta è chiaro: “Nel 2022, gli eventi climatici estremi sono aumentati del 55% provocando miliardi di danni e 29 morti. Nel 2021, il governo italiano ha destinato oltre 48 miliardi di investimenti pubblici ai combustibili fossili, molto più di quello che destinano alla transizioni verso fonti pulite e alla salute dei cittadini. Per questo oggi abbiamo sanzionato il Senato. La vernice arancione servirà a ricordare ai passanti che lì dentro vivono i colpevoli e i responsabili di molti morti e disgrazie”.

    Durante il consueto discorso di fine anno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto riferimento alla questione ambientale, sintomo di una presa di coscienza dell’emergenza ai piani alti: “Mettere al sicuro il pianeta e quindi il nostro futuro, il futuro dell’umanità, significa affrontare anzitutto con concretezza la questione della transizione energetica. L’energia è ciò che permette alle nostre società di vivere e progredire. Il complesso lavoro che occorre per passare dalle fonti tradizionali, inquinanti e dannose per salute e ambiente, alle energie rinnovabili, rappresenta la nuova frontiera dei nostri sistemi economici”.

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