Si dice che nessuno è profeta in patria. Non è questo il caso di Rocco Siffredi. La sua città, Ortona, ha deciso di conferire al re dell’hard il premio “28 dicembre”. Un riconoscimento che ogni anno viene assegnato, come si legge nelle motivazioni, “a un concittadino che ha dato lustro alla città e che ne ha promosso la conoscenza al di fuori dei confini comunali”.
Una decisione che ha scatenato forti polemiche nella cittadina in provincia di Chieti che ha dato i natali al pornoattore. “È un messaggio molto bello, rivolto ai giovani: fate quello che avete sempre desiderato, fatelo con passione e siate tenaci, senza vergognarvi. Le polemiche? Senza, che mondo sarebbe…”, ha commentato Siffredi al Messaggero. Il sindaco Leo Castiglione ha difeso la scelta: “Questo premio nasce per proiettare la nostra città su un livello internazionale e sicuramente Rocco Tano rappresenta un personaggio conosciuto in una platea che va oltre i confini nazionali”.
Il “Premio 28 dicembre” è arrivato quest’anno alla 27esima edizione ed è dedicato al 28 dicembre 1943, giorno in cui i nazisti abbandonarono la città. Le polemiche sono esplose in particolare sui social. Un piccolo caso politico in città, con la minoranza “Solo Ortona nella testa” che ha evidenziato tutte le criticità: “E’ stata fatta una scelta più sullo stile di un comitato feste, con il sindaco che non ha voluto condividere la scelta con gli altri consiglieri – ha detto Ilario Cocciola -. Questo metodo mortifica anche l’uomo Rocco, utilizzato per un messaggio mediatico che in sostanza suona in maniera falsa e ipocrita. A conti fatti sembrerebbe il rimedio a una evidente mancanza da parte dell’amministrazione attiva oppure una provocazione, una scelta coraggiosa, vorrebbero far credere quelli che credono di essere dotati di capacità innovative, coloro che sanno sdoganare il vecchio ed aprirsi al nuovo. Innovativo sarebbe stato premiare lo stesso Rocco attraverso un percorso trasparente e costruttivo”.
“Ci sarò con tutta la famiglia“, ha assicurato l’attore. “Questo è sicuramente il premio più importante che abbia ricevuto. Ho accettato con convinzione perché credo che i tempi siano ormai maturi, dopo aver lavorato tanto. Le finalità sociali? Non tutti i premiati nel passato le incarnavano”, ha concluso Siffredi.