Ritrovato quadro a Piacenza, potrebbe essere un’opera di Klimt rubata 23 anni fa
Una scoperta che potrebbe segnare una pagina importante nella storia dell’arte. È stato infatti ritrovato a Piacenza un quadro che potrebbe essere il capolavoro di Klimt Ritratto di Signora, rubato 23 anni fa. L’opera sparì infatti nel 1997 dalla Galleria d’arte moderna Ricci Oddi e finora di essa se ne erano perse completamente le tracce.
Durante i lavori di ripulitura di un’edera, che copriva una parete esterna della stessa Galleria, si è scoperta un’intercapedine chiusa da uno sportello, all’interno della quale c’era un sacco, con dentro il quadro. Un esperto avrebbe dato una prima conferma dell’autenticità del quadro. Sul posto è intervenuta anche la polizia scientifica.
D’altronde l’opera di Klimt Ritratto di Signora è ad oggi una delle opere più cercate al mondo, facente parte di una serie di ritratti femminili realizzati dall’artista negli ultimi anni della sua produzione, fra il 1916 e il 1918.
Se l’autenticità del quadro venisse confermata da ulteriori analisi, significherebbe che il capolavoro di Klimt in realtà non si è mai allontanato dalla galleria. La scoperta avvenuta oggi, 10 dicembre 2019, a Piacenza, potrebbe quindi chiudere definitivamente un caso che va avanti da ben 23 anni.
Secondo le ricostruzioni, i ladri potrebbero aver nascosto il quadro nell’intercapedine sul muro esterno per poi recuperarlo qualche giorno dopo. Il Ritratto di Signora di Klimt, quindi, potrebbe essere stato nascosto per 22 anni sul muro esterno della galleria dove era stato rubato, senza che nessuno lo trovasse.
Il furto è stato scoperto il 22 febbraio 1997, ma presumibilmente era avvenuto già da qualche giorno. Non è mai stato chiarito se il quadro sia stato fatto uscire dal tetto, come ha sempre lasciato intendere il ritrovamento della cornice vicino a un lucernario, o se dall’ingresso principale.
L’inchiesta inizialmente si era concentrata sui custodi della galleria, ma poi la loro posizione fu archiviata dal gip per mancanza di prove. Nel 2016 l’inchiesta è stata riaperta dopo il ritrovamento di tracce del Dna di uno dei ladri sulla cornice ed è spuntata, grazie a una testimonianza, addirittura una misteriosa pista esoterica.
“Se sarà confermata l’autenticità dalle analisi che verranno svolte nei prossimi giorni sarebbe un grandissimo risultato per questa città. Il fatto che l’opera sia stata trovata ottimamente conservata apre lo scenario a mille ipotesi”, commenta l’assessore alla Cultura di Piacenza Jonathan Papamarenghi.