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    Ristoranti e stadi vietati ai non vaccinati: le nuove regole sul green pass al vaglio del governo

    Credit: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 23 Nov. 2021 alle 11:20 Aggiornato il 23 Nov. 2021 alle 11:48

    Ristoranti e stadi vietati ai non vaccinati: le nuove regole sul green pass al vaglio del governo

    Chi non si vaccina non potrà andare al cinema, allo stadio, a sciare o sedersi al ristorante ma potrà continuare a recarsi a lavoro, sottoponendosi al tampone. Sono alcune delle ricadute delle nuove misure anti-Covid al vaglio del governo che, per favorire la campagna per la terza dose e i nuovi richiami del vaccino, potrebbe presto approvare un nuovo decreto che conterrà una stretta sull’uso del green pass.

    Secondo le anticipazioni emerse finora, la certificazione verde sarà rilasciata solo a chi si è vaccinato o è guarito da Covid-19 e non più a chi si è sottoposto a tampone, seguendo la cosiddetta regola “2G” già introdotta in altri paesi europei. Il governo di Mario Draghi starebbe infatti  valutando se limitare l’utilizzo del tampone molecolare o antigenico solamente al lavoro o ai viaggi, riducendone anche la durata, che passerebbe da 72 a 48 ore per il tampone molecolare e da 48 a 24 ore per il tampone antigenico (o rapido). La durata del green pass per vaccinati e guariti potrebbe passare invece da 12 a 9 mesi, o addirittura a 6 mesi.

    Il nuovo provvedimento potrebbe arrivare nei prossimi giorni, dopo l’incontro avvenuto ieri tra esponenti del governo e i presidenti della regioni, che negli scorsi giorni hanno chiesto al governo di limitare eventuali restrizioni ai soli non vaccinati, nel caso l’aumento di ricoveri e contagi di Covid-19 porti al passaggio in zona gialla o arancione. Il governo starebbe valutando anche se introdurre le nuove misure già in zona bianca, per prevenire la diffusione della pandemia.

    Il governo sta anche prendendo in considerazione l’imposizione dell’obbligo vaccinale anche ad altre categorie di lavoratori oltre agli operatori sanitari e agli addetti delle residenze per anziani, che nel nuovo decreto saranno obbligati a effettuare il nuovo richiamo del vaccino anti-Covid.

    L’obbligo vaccinale potrebbe essere esteso anche al personale scolastico, ai dipendenti pubblici a contatto con il pubblico e alle forze dell’ordine, che durante il periodo delle feste natalizie saranno coinvolte in un piano straordinario di controlli ordinato dal ministero dell’Interno.

    Il provvedimento, che sarà discusso domani la cabina di regia tra il presidente del consiglio e i capidelegazione delle forze della maggioranza prima di essere approvato successivamente dal consiglio dei ministri, potrebbe prevedere anche l’estensione dell’obbligo di green pass a chi utilizza i mezzi pubblici e l’obbligo della mascherina all’aperto per tutti, in tutto il paese.

    Ieri intanto il ministero della Salute ha pubblicato una circolare in cui ha ridotto da 6 a 5 mesi dal completamento del ciclo vaccinale l’attesa minima per ricevere il nuovo richiamo. Il provvedimento, che consentirà di accelerare la campagna per la terza dose e i richiami, entrerà in vigore da mercoledì 24 novembre.

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