Rimossa fontana a Ventimiglia: il sindaco contro i migranti che si lavavano lì
A Ventimiglia una fontana è stata smurata e rimossa. Il motivo? Impedire ai migranti di bere e lavarsi. Dopo il sindaco Pd che firmò un’ordinanza per vietare la distribuzione di panini e generi alimentari ai migranti per strada, ora il nuovo primo cittadino Gaetano Scullino, a capo di una giunta di destra di marca fortemente leghista ha chiuso direttamente i rubinetti dell’acqua pubblica.
Il sindaco ha infatti fatto rimuovere una fontanella situata all’ingresso dei giardini intitolati al monsignore Tommaso Reggio, che veniva spesso utilizzata dai migranti e da senza fissa dimora per bere ma anche, al mattino presto o tardi di sera per lavarsi.
Fontana rimossa, i migranti Ventimiglia non possono più lavarsi
L’amministrazione ha voluto eliminare il problema “in nome dell’ordine e del decoro”. La fontanella è stata spostata all’interno dei giardini dove sarà utilizzata solo da mamme e bambini. Scullino ha spiegato al Secolo XIX che il problema è “l’utilizzo che se ne fa, non chi la utilizza”.
Ventimiglia deve affrontare spesso con le sue sole forze l’emergenza dei migranti che cercano di passare il confine per andare in Francia e sono costretti a restare settimane o mesi in Italia a causa del blocco imposto dalle autorità francesi e dai metodi brutali e spesso irregolari con cui la gendarmeria rimpatria i migranti. Ma questa, secondo alcuni gruppi di ventimigliesi attivi nel volontariato, “non è una valida motivazione: le soluzioni scelte dal sindaco impattano con il senso di umanità”.
Fontana rimossa a Ventimiglia, le reazioni
Contro la decisione del sindaco Scullino è annunciata un’interrogazione del consigliere di minoranza Massimo D’Eusebio, lo stesso che aveva votato contro l’ampliamento dell’utilizzo del Daspo, sempre in funzione anti migranti, decisa dalla maggioranza alla guida della città di confine.
La Cgil di Imperia invece tuona: “C’è chi bacia il rosario ma non conosce l’umanità”. Poi continua: “Il sindaco di Ventimiglia ritiene di intervenire sugli sprechi di acqua operati dai migranti e lo fa chiudendo e spostando una fontana: sia mai che la sera qualche ragazzo di colore possa sciacquarsi, lavarsi o bere. Il precetto cristiano ‘dar da bere agli assetati’ non va molto di moda, anche se c’è chi passa il tempo a baciare il rosario. Noi sappiamo da che parte stare. Noi restiamo umani”.
Chi è il sindaco di Ventimiglia
Scullino si è candidato e ha vinto le elezioni dopo una lunga vicenda processuale che lo vedeva imputato in un processo di ‘ndrangheta in cui è sempre stato assolto in tutti i gradi di giudizio.
Nel 2004 però quando era consigliere regionale venne condannato per concussione per una vicenda legata alla compravendita di un garage.
I precedenti anti-migranti
Nel 2017 un’analoga decisione era stata presa dal sindaco di Gorizia che aveva privato dell’unica fontana gruppi di migranti in transito nella sua città. Sempre nel 2017 molti ventimigliesi avevano protestato contro il sindaco Pd Enrico Ioculano che con un’ordinanza aveva vietato che volontari dessero da mangiare ai migranti in punti improvvisati.
La decisione era stata spiegata con ragioni sanitarie e anche in quel caso di decoro in un periodo in cui, diversamente da oggi, la città di confine doveva fare i conti con un flusso di migranti molto pesante.
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