Riapertura bar e ristoranti: data regioni | 18 maggio 1 giugno | Indiscrezioni
L’Italia entra nel pieno della Fase 2 della lotta al Coronavirus: mentre ogni giorno si registra un lento ma progressivo calo dei contagi, il Governo è alle prese anche con il nodo delle riaperture di bar, ristoranti, palestre, piscine e centri estetici. Sono tante infatti le Regioni che chiedono di anticipare la riapertura di queste attività rispetto alla data prefissata dall’esecutivo e indicata nell’ultimo Dpcm, ovvero il 1 giugno. Secondo molti governatori, infatti, pur considerando sempre prioritaria la tutela della salute dei cittadini, in qualche Regione si possono anticipare i tempi, ad esempio al 18 maggio.
E in realtà si è mostrato dello stesso avviso anche il premier, Giuseppe Conte, che in questi giorni ha sottolineato che “continuando con il senso di responsabilità sin qui dimostrato, in molti territori si potranno anticipare le riaperture già nei prossimi giorni di maggio”, visto che “dal governo non c’è alcuna volontà di protrarre questo lockdown residuo”. La data del 18 maggio è stata più volte nominata anche dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia: “Dall’11 al 14 maggio – ha dichiarato – ci saranno le nuove linee guida per bar, ristoranti, centri estetici, parrucchieri, negozi al dettaglio. Poi, dal 18 maggio, probabilmente ci saranno Regioni che potranno fare in sicurezza. Ma prima del 18 lo escludo”.
Così, in questi giorni di grande incertezza, sono tanti i cittadini che si sono chiesti: “Quando riaprono bar, ristoranti, piscine, palestre e centri estetici nelle varie Regioni?”. Detto infatti della volontà dell’esecutivo di anticipare i tempi, bisogna anche sottolineare che ancora non c’è nessuna ufficialità. Anche perché il Comitato tecnico scientifico, che coadiuva il Governo nel prendere decisioni sulla Fase 2, non è del tutto convinto. Tuttavia, incrociando le dichiarazioni dei vari governatori con gli ultimi dati disponibili relativi all’indice di contagio R0, è possibile fare delle ipotesi sulla data della riapertura di queste attività. Più e basso l’indice di rischio, più facile sarà riaprire prima.
Le Regioni che apriranno il 1 giugno
Partiamo dal Nord Italia, la zona più colpita dalla pandemia. Quale sarà, ad esempio, la data di riapertura di bar, ristoranti, palestre, piscine e centri estetici di regioni come la Lombardia? Visto che la regione guidata da Attilio Fontana continua a registrare circa il 50 per cento dei nuovi contagi quotidiani, è abbastanza certo che non ci sarà alcuna riapertura anticipata. In Lombardia, dunque, le attività sopra citate dovrebbero aprire regolarmente il 1 giugno. Questo nonostante gli ultimi dati disponibili di R0, forniti con l’Iss e basati sulle rilevazioni avvenute fino al 27 aprile, davano l’indice di contagio della Lombardia a 0,53. Un livello accettabile
Discorso analogo anche per il Piemonte: nonostante la spinta delle categorie produttive, la regione guidata da Alberto Cirio registra ancora una certa criticità in quanto a nuovi contagi. L’R0, inoltre, è il terzo più alto d’Italia: 0,75. A guidare invece la “classifica” degli indici di contagio più alti d’Italia è il Molise, che sebbene registri pochi nuovi casi quotidiani ha evidentemente una percentuale di popolazione che hanno contratto il Coronavirus così bassa da dover essere considerato comunque in grande pericolo in caso di riapertura. Molto simile anche la situazione della Puglia, che registra un R0 pari a 0,78.
Riapertura anticipata bar e ristoranti | Le Regioni in sospeso tra 18 maggio e 1 giugno
In questo elenco troviamo invece sicuramente l’Emilia-Romagna, la terza Regione d’Italia più colpita dal Covid in quanto a numero di casi totali. Il governatore, Stefano Bonaccini, nonostante ciò ha dichiarato nei giorni scorsi che “i tempi previsti per bar, ristoranti e parrucchieri potrebbero essere anticipati” se il numero di contagi non subirà una nuova impennata causata dai primi giorni di Fase 2. Segue a ruota anche il Veneto, una delle Regioni più colpite dal Coronavirus ma anche una di quelle che ha saputo reagire meglio: il governatore Luca Zaia si è detto addirittura “pronto a far ripartire tutto anche prima del 18 maggio”. In Veneto, R0 è a 0,53, ma bisogna considerare anche la “storia” della Regione con il contagio.
In Liguria, Marche e Sicilia non ci sono ancora grandi certezze. Soprattutto nell’isola maggiore, infatti, nonostante la pressione dei proprietari di bar, ristoranti, palestre, piscine e centri estetici, il governatore Nello Musumeci in questi giorni è stato sempre molto rigido rispetto a una possibile riapertura anticipata. R0 in Sicilia è a 0,64 e fino a oggi Musumeci ha sempre interpretato in modo restrittivo i decreti del Governo. Dunque l’incertezza rimane alta. Stesso discorso per la Campania: il governatore, Vincenzo De Luca, ha scelto finora la linea della cautela estrema. Potrebbe continuare su questo percorso.
Le Regioni che vogliono la riapertura il 18 maggio
Le altre Regioni rimanenti hanno, per diversi motivi, buone possibilità perché bar, ristoranti, palestre, piscine e centri estetici riaprano il 18 maggio. Tra queste c’è la Toscana, con il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani che si è esposto in prima persona al riguardo, anche se gli ultimi dati disponibili di R0 danno l’indice a 0,64. C’è poi la situazione del Lazio, con il vicepresidente regionale Sala che ha anticipato l’intenzione di riaprire quelle attività già il 18 maggio (R0 a 0,62). In Sardegna, addirittura, i parrucchieri e gli estetisti riaprono l’11 maggio.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche le Regioni che hanno subito meno l’impatto del Coronavirus e che hanno le più alte probabilità di strappare una riapertura il 18 maggio: tra queste ci sono Friuli-Venezia Giulia, Basilicata, Umbria (unica Regione italiana ad avere R0 inferiore a 0,2), Abruzzo, Trentino.
La provincia autonoma di Bolzano ha addirittura deciso di anticipare i tempi, prevedendo la riapertura dei negozi dal 9 maggio e quella di bar, ristoranti e parrucchieri dall’11 maggio. Anche la Calabria, unica Regione finora ad andare allo scontro col Governo per anticipare ancora di più la riapertura, riaprirà presto. Come non dimenticare, infatti, la controversa ordinanza della governatrice Jole Santelli per la riapertura immediata di bar e ristoranti solo con servizio all’aperto? Il Governo ha impugnato il provvedimento. Ma il 18 maggio, con ogni probabilità, non potrà più opporsi.
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