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    Repubblica cambia direttore: Molinari al posto di Verdelli. Giannini a La Stampa

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 23 Apr. 2020 alle 15:10 Aggiornato il 25 Apr. 2020 alle 17:14

    Repubblica cambia direttore: Molinari al posto di Verdelli. Giannini a La Stampa

    Filtrano le prime indiscrezioni sulla nuova organizzazione di Gedi e dei suoi quotidiani a poche ore dal consiglio di amministrazione del gruppo editoriale, che si terrà nel pomeriggio di oggi, giovedì 23 aprile. Stando a queste ultime, John Elkann sarà il Presidente di Gedi, Maurizio Molinari diventerà direttore della Repubblica al posto di Carlo Verdelli e, a sostituire l’attuale direttore de La Stampa sarà Massimo Giannini, giornalista del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari e alla guida di Radio Capital da settembre 2018. La riorganizzazione arriva a pochi mesi dall’assunzione del controllo di Gedi da parte di Exor, la holding della famiglia Agnelli che ha comprato il gruppo il 2 dicembre 2019 mettendo fine all’era della famiglia De Benedetti.

    In questi mesi Carlo Verdelli è stato vittima di una campagna intimidatoria ad opera di utenti anonimi: a gennaio 2020 è stato lanciato un allarme bomba nel palazzo di via Cristoforo Colombo che ospita le redazioni romane di Repubblica, Espresso, delle radio di Gedi e della Stampa, e da lì è partita una escalation di intimidazioni, tra lettere anonime e messaggi online pubblicati da account che poi venivano subito chiusi, tanto che al direttore è stata assegnata la scorta un mese fa.

    Nel frattempo, sono state migliaia le parole di solidarietà giunte alla redazione del quotidiano. Ma qualche giorno fa lo stesso Verdelli ha lanciato l’allerta, affermando che la solidarietà da sola non sarebbe più bastata a difenderlo. L’ultimo inquietante messaggio rivolto a Verdelli è stato condiviso su Twitter il 17 aprile scorso, sempre da un utente anonimo: un finto manifesto funebre che dava notizia della “cancellazione” del direttore definito “odiatore quotidiano”, e che riportava anche la sua data di morte, il 23 aprile 2020. Secondo alcune indiscrezioni, la vicenda avrebbe accelerato una riorganizzazione pianificata da mesi, finalizzata oggi dopo la messa a punto dell’acquisizione di Gedi da parte di Exor.

    Verdelli era stato nominato direttore della Repubblica dall’allora presidente del gruppo editoriale, Carlo De Benedetti, poco più di un anno fa, a febbraio 2019, dopo tre anni di direzione da parte di Mario Calabresi e alcune tensioni sorte tra quest’ultimo e il presidente di Cir, anche a causa del calo delle vendite registrato dal quotidiano fondato nel 1976. Era stato proprio in quegli anni che Verdelli aveva iniziato la sua attività giornalistica, lavorando alle pagine milanesi della Repubblica, per poi passare al gruppo Mondadori. Nel corso della sua carriera ha assunto incarichi di rilievo anche nelle redazioni di Vanity Fair e della Gazzetta dello Sport, che ha diretto dal 2006 al 2010. È tornato a collaborare con Repubblica nel 2010, per diventarne una delle firme principali cinque anni dopo. Passa ora il testimone a Maurizio Molinari, al timone della Stampa dal primo gennaio 2016 dopo oltre 20 anni di collaborazione.

    Leggi anche:

    1. Cosa c’è dietro il divorzio tra Mario Calabresi e Repubblica 2. Chi è Carlo Verdelli, il nuovo direttore di Repubblica 3. Gedi-Exor: perché gli Agnelli si comprano Repubblica e L’Espresso

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