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    Bar, ristoranti, parrucchieri, negozi e palestre: le regole per la riapertura

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 11 Mag. 2020 alle 07:56 Aggiornato il 15 Mag. 2020 alle 07:27

    Bar, ristoranti, parrucchieri, negozi e palestre: le regole per la riapertura

    Dopo 2 mesi di chiusura obbligata, i gestori di bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, parrucchieri e centri estetici scalpitano per ripartire con le rispettive attività commerciali. Al momento, stando all’ultimo Dpcm, la ripartenza è fissata per il 1 giugno, ma negli ultimi giorni (a più riprese) da Palazzo Chigi sono filtrati spiragli che fanno sperare in una riapertura anticipata al 18 maggio nelle regioni in cui Coronavirus è stato contenuto. “In presenza di un protocollo di sicurezza per spazi, ambienti e attività, si potrà decidere di anticipare le aperture”, le parole del premier Giuseppe Conte, raccogliendo il sostegno del ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, che ha reso noto come il protocollo di sicurezza sarà redatto insieme all’Inail (l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro). Ma quali saranno le regole che i gestori di bar, ristoranti, parrucchieri, negozi, palestre e altre attività commerciali dovranno seguire per la riapertura? Quali protocolli per la sicurezza di dipendenti e clienti? In attesa di conoscere quelle che saranno le linee guida ufficiali, ecco le buone regole da seguire per riaprire (in anticipo o comunque dal primo giorno di giugno).

    Bar e ristoranti

    Le regole per la riapertura di bar e ristoranti dovrebbero prevedere che all’ingresso delle varie attività gli avventori trovino affisso sulla vetrina un foglio con un vademecum con tutte le regole di comportamento, a partire dall’obbligo di indossare la mascherina e di lavarsi le mani.

    Distanziamento sociale: distanziamento dei tavoli (si attende di conoscere la distanza ufficiale) e di conseguenza automatica capienza ridotta del locale, al quale si dovrebbe accedere possibilmente da una porta di ingresso diversa da quella di uscita.

    Segnaletica orizzontale per i pagamenti in cassa, anche se si sta pensando di favorire il pagamento direttamente al tavolo. Caldeggiate le prenotazioni. Vietati fino a nuovo ordine i buffet e le consumazioni al banco.

    I dipendenti delle varie attività dovranno ogni giorno quando entrano o escono dal turno di lavoro provarsi la febbre.

    Parrucchieri, estetisti, massaggiatori

    Quali sono le regole per la riapertura per parrucchieri, estetiste e massaggiatori? I gestori di attività wellness – dal momento che operano alla cura della persona – dovranno proteggersi il naso e la bocca in modo permanente con le mascherine e le visiere e anche indossare i guanti usa e getta. Essendoci contatto diretto tra dipendente e cliente servirà la massima attenzione.

    In un parrucchiere dovrebbe quindi poter entrare una persona alla volta, anch’essa protetta con la mascherina, solo dopo aver passato il test della temperatura corporea del termoscanner. I locali dovranno essere sanificati diverse volte nel corso della stessa giornata di lavoro, idem per gli strumenti, per i quali – come già accade – è necessaria la sterilizzazione.

    Sarà preferibile inoltre fare ricorso a grembiuli e asciugamani monouso: se riutilizzabili, dovranno essere lavati ad almeno 60 gradi per 30 minuti. In tutti i casi possibili, le procedure devono essere svolte rimanendo alle spalle del cliente, che pure avranno delle responsabilità: gli uomini, ad esempio, dovranno sempre lavarsi la barba (a casa) prima di farsela spuntare. Dal parrucchiere sarà obbligatorio lo shampoo, per tutti, dunque non si potrà fare solo il taglio di capelli e basta.

    L’Inail ha proposto poi la possibilità di consentire deroghe ai giorni di chiusura, l’estensione degli orari di apertura dei locali, una razionalizzazione degli spazi per consentire il distanziamento, anche con aree di attesa all’esterno.

    Palestre

    Ma quali sono le regole per la riapertura delle palestre? Vediamo insieme quelle che dovrebbero essere le linee guida:

    MISURE DI PROTEZIONE
    IGIENE

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