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    Dossier della Regione Lazio accusa: “Il 59% dei positivi arrivati dalla Sardegna aveva i sintomi del Covid, ma nessuno li ha fermati”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 2 Set. 2020 alle 15:58 Aggiornato il 2 Set. 2020 alle 16:21

    Dossier della Regione Lazio: “Il 59% dei positivi arrivati dalla Sardegna aveva i sintomi del Covid”

    “Il 59% dei positivi arrivati dalla Sardegna aveva i sintomi del Covid”: lo denuncia in un dossier inviato al ministero della Salute la Regione Lazio. A darne notizia è il quotidiano Il Messaggero, secondo cui nel documento viene denunciata, attraverso dati e numeri, una falla nei controlli da parte della Sardegna. “In Costa Smeralda esplosione virale come per Atalanta-Valencia. Una esplosione virale senza paragoni almeno per i tracciamenti che avevamo realizzato fin qui nel Lazio” ha dichiarato l’assessore alla Salute della Regione Lazio. Dal documento, infatti, emerge che “Su 764 casi positivi di rientro nel Lazio dalla Sardegna 449, cioè il 59% del totale, avevano sintomi (febbre, tosse, congiuntivite) al momento del test”.

    Dei 2.233 casi Covid confermati nel Lazio “tra il 1 e il 28 agosto, il 34% ha un link epidemiologico con la Sardegna” con età media di 25 anni. Inoltre, viene precisato, “il 70% è rientrato con il traghetto, mentre il 28% in aereo e il 2% con mezzi privati”. Non solo, dai dati emerge anche che il 43% dei positivi è stato scoperto tramite il “contact tracing”, il che significa che quasi un contagiato su due era sfuggito ai controlli iniziali e che è stato trovato positivo solamente grazie ai tamponi effettuati dopo l’arrivo nel Lazio. Un problema che si sarebbe potuto risolvere grazie al piano, mai attuato, proposto dalla Regione Lazio di sottoporre a tampone tutti i passeggeri provenienti dalla Sardegna sia alla partenza che all’arrivo. “Lo dico senza polemica – conclude D’Amato – ma sarebbe stato utile, era la via consigliata dai tecnici. Ora speriamo che queste analisi e le altre che realizzeremo nei prossimi giorni aiutino a capire ciò che è successo. E cosa non deve ripetersi”.

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