Un ladro che ha rapinato una farmacia in provincia di Roma giovedì 27 maggio ha fatto marcia indietro nell’arco di 48 ore, riconsegnando l’incasso al dipendente che aveva minacciato con un’arma giocattolo: “Ho perso il lavoro – ha spiegato – mi deve scusare”. A riportare la storia il quotidiano il Messaggero.
Era pomeriggio quando l’uomo è entrato nella farmacia comunale su via Tuscolana Vecchia, non lontano da Vermicino, frazione di Roma, chiedendo all’unico dipendente in servizio, Gennaro S., di consegnargli tutto il denaro della casa. Quando si è rifiutato, l’uomo ha rinchiuso in bagno il farmacista portandosi via tutto il contenuto della casa, pari a 7.500 euro circa. I militari della compagnia di Frascati che sono intervenuti sul posto non avevano trovato traccia del rapinatore, ma è stato lui stesso a farsi vivo dopo meno di 24 ore per restituire l’incasso e dichiarare il suo pentimento.
“Mi deve scusare, ho perso da poco il lavoro non so perché l’ho fatto, ho bisogno di aiuto”, avrebbe detto al farmacista, sentito per diverse ore dai carabinieri. La riconsegna è avvenuta sempre a volto coperto, e per questo gli investigatori stanno ancora cercando di scoprire l’identità del ladro pentito e ricostruire una dinamica dai contorni ancora opachi. La riconsegna del denaro si è svolta a circa metà strada dalla residenza del farmacista e il punto vendita. Secondo alcune indiscrezioni sembrerebbe che il rapinatore abbia affiancato il farmacista poco dopo che questo era uscito di casa per andare al lavoro per poi mostrargli anche la pistola con cui l’aveva minacciato, spiegando che era un’arma giocattolo.