Ragazzo ucciso a Roma: la testimonianza della fidanzata
“Luca è intervenuto dopo che sono stata colpita”: a parlare è la fidanzata di Luca Sacchi, il ragazzo 24enne ucciso a Roma nella notte tra mercoledì 23 e giovedì 24 ottobre, la quale ha fornito la sua testimonianza al Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Roma, che si sta occupando del caso.
Anastasia Kylemnyk, questo il nome della fidanzata di origine ucraina della vittima, ha ripercorso i terribili momenti che hanno preceduto l’aggressione nei loro confronti.
I due, dopo il lavoro, si sono recati presso il pub John Cabot, situato in via Via Franco Bartoloni 75, nel quartiere Appio Latino, a Roma.
Dopo aver bevuto una birra, sono usciti dal locale e sono stati aggrediti: “Eravamo appena usciti dal pub quando mi sono sentita strattonare da dietro” ha affermato Anastasia. “Mi hanno detto ‘dacci la borsa’ poi mi hanno colpita con una mazza da baseball”.
A quel punto il suo fidanzato Luca è intervenuto: “Dopo che mi hanno colpito, Luca ha reagito bloccando il ragazzo che mi aveva colpito. A quel punto, però, secondo quanto racconta la giovane 25enne è intervenuto l’altro aggressore che ha sparato un colpo di pistola alla testa del suo fidanzato, che è deceduto poche ore dopo presso l’ospedale San Giovanni di Roma.
Dopo quella che è stata una vera e propria esecuzione, gli aggressori, che sarebbero due italiani, si sarebbero allontanati su una Smart bianca, anche se altri testimoni li avrebbero visti abbandonare il luogo del delitto a piedi.
Decisive ai fini delle indagini potrebbero essere le telecamere di sorveglianza della zona, al vaglio degli inquirenti in queste ore.
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