Emergono nuovi particolari sui due ragazzi veneti di 22 anni scomparsi da sabato scorso. Tutti sapevano che i due continuavano ad andare a cena assieme nonostante la rottura del fidanzamento.
L’angoscia delle famiglie Turetta e Cecchettin sale ora dopo ora. Ieri hanno rivolto un appello congiunto ai loro figli. “Ragazzi, contattateci o tornate, se ci dite dove siete vi veniamo a prendere noi – ha detto Gino Cecchettin, rimasto vedovo un anno fa della moglie Monica, morta a soli 51 anni –; le forze dell’ordine hanno schierato molti uomini e le ringraziamo. E se qualcuno vede passare la Fiat Grande Punto nera sulla quale starebbero viaggiando lo segnali”. “Mio figlio – dice Nicola Turetta accanto alla moglie – sabato sembrava essere normale. Vogliamo bene a Filippo e vogliamo bene anche a Giulia, vogliamo solo che tornino a casa”.
Un appello particolare a Filippo lo ha fatto la zia della ragazza, Elisa Camerotto: “Hai una grandissima responsabilità nei confronti di Giulia, fermati, chiama i tuoi genitori, chiedi aiuto a qualcuno, non ti preoccupare. Aspettiamo a casa Giulia e te, anche i tuoi genitori ti aspettano”. La sorella Elena afferma che “Filippo era possessivo e geloso, mia sorella l’aveva lasciato anche per quello ma gli voleva bene e gli stava accanto come amica anche per invogliarlo a studiare”. Un amico di Filippo spiega: “Da quando era stato lasciato, Filippo non era più lo stesso, stava attraversando un periodo difficile, eppure continuava a uscire con Giulia come fossero amici, ma nel frattempo si era rivolto anche allo psicologo dell’università: soffriva sia per lei sia perché era rimasto indietro con gli esami. Speravamo davvero che la terapia potesse aiutarlo”.
Poco prima di incontrare l’ex fidanzatino la ragazza di Vigonovo aveva chiamato la zia Maria per fissare le ultime incombenze del banchetto di laurea, previsto giovedì: dovevano mettersi d’accordo sul numero di invitati per prenotare un bar in zona università a Padova. Ovviamente anche Filippo era invitato. La sessione di laurea continua a essere fissata per giovedì 16 novembre: lunedì mattina Giulia aveva in programma un incontro in facoltà con la sua relatrice. Filippo nei giorni scorsi aveva partecipato alla festa di laurea di un amico, Luca, dimostrandosi “triste ma non abbattuto”, tanto che il giorno successivo aveva mandato una bella foto di lui e l’altro assieme scattata proprio durante la festa. Altri che avevano giocato con Turetta a pallavolo nella squadra di Torreglia lo hanno ricordato “introverso e timido anche nello spogliatoio”.
“Mio fratello non è un violento”. Mentre mamma Elisabetta e papà Nicola sono assieme ai genitori di Giulia Cecchettin per un appello congiunto rivolto ai figli, nella casa di via Mirabello a Teolo c’è il fratello minore di Filippo Turetta, il diciottenne Andrea. Anche lui non si sa spiegare cosa sia successo. Ma ha un punto fermo: suo fratello è un bravo ragazzo, non può aver fatto del male a Giulia.
“Si sono sempre frequentati come amici dopo la rottura. Si vedevano anche assieme agli altri componenti della compagnia dell’università – racconta – Filippo non ha mai dato alcun segnale che qualcosa andasse male. L’ho visto sempre bene, anche di recente. Triste, ma stava bene. Era riservato e timido, non ha mai fatto del male a nessuno. È un ragazzo buonissimo educato e gentile, non so cosa pensare”. Poi il peso di quel che sta succedendo lo sopraffà e non riesce ad aggiungere altro.