Arrestato con l’accusa di aver ucciso a coltellate Michelle Maria Causo, la ragazza di 17 anni trovata morta in un carrello della spesa a Primavalle, periferia di Roma. Un suo coetaneo, originario dello Sri Lanka, è stato a lungo interrogato e arrestato per l’omicidio. I due si conoscevano ma non avevano una relazione.
Soldi, sangue e droga: è questo quello che si vede nei suoi canali, come ricostruisce Repubblica. “Contattatemi”, scrive sui suoi profili aperti, per chi vuole acquistare la cannabis e l’hashish. Sui suoi profili abbondano le foto nei locali e nelle zone della movida romana, da Trastevere a Ponte Milvio, le serate al Qube, le foto di gruppo con “la gang” al Colosseo, le bottiglie di vino da ostentare.
In tutto 13mila follower su Instagram, ai quali propone video con spinelli, foto a indumenti di marca, musica trap. Su TikTok invece usa altri toni. “Ti ho dato un amore nessun altro ti poteva dare”, scrive sopra alle sue foto. Parla di una ragazza, Gaia, probabilmente una sua ex. “Io so di aver commesso sbagli”, ma “ti ho dato un amore che nessun altro ti poteva dare”.
Ma adesso, dopo la morte di Michelle, i suoi profili si riempiono di insulti e minacce: “Non meriti di vivere”, “Uomo di m…”, “È meglio che ti guardi le spalle”, “Devi marcire in galera”, “Non ti vergogni di avere ammazzato una pischella?”.