Inventa lo stupro. “Ho inventato tutto, volevo attirare l’attenzione del mio ragazzo”. Lo ha ammesso nella giornata di martedì 2 giugno la ragazza di 15 anni che lo scorso 7 maggio aveva dichiarato di essere stata violentata mentre tornava a casa da scuola.
L’adolescente aveva detto di essere stata vittima di violenza sessuale da parte di uno sconosciuto mentre percorreva una ciclabile sul fiume Isarco, a Bolzano.
La procura aveva così aperto un’inchiesta che era sfociata nell’arresto di due ragazzi di origine nordafricana, rilasciati poco dopo per mancanza di prove.
Durante gli accertamenti la ragazza ha dichiarato spontaneamente al pm e alla psicologa consulente di essersi inventata tutto per attirare l’attenzione del suo compagno.
La finta vittima ha spiegato di non avere valutato la gravità delle sue parole né la dimensione che tutta la vicenda avrebbe assunto nel corso delle indagini.
Il caso era stato ripreso da diversi media locali e nazionali e aveva avuto una forte eco ben oltre i confini urbani. Nel luogo della presunta violenza si era addirittura svolto un sit-in.
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