L’illusione del giovane amore si è dissipata quando una coppia di adolescenti romani si è ritrovata in tribunale, l’uno contro l’altra. Lui ha 17 anni e lei 14, una differenza significativa in un’età così delicata. Lei lo accusa di stalking, minacce, violenze e stupro. “Mi spegneva le sigarette addosso e mi filmava contro la mia volontà durante gli atti sessuali”.
La ragazza è incinta. Ha già abortito pochi mesi dopo averlo conosciuto, accompagnata dai genitori, una decisione che ha causato le ire del ragazzo. Dopo qualche mese di separazione sono ritornati insieme, attratti come delle calamite. Rimasta incinta una seconda volta, si è ritrovata di nuovo di fronte alla difficile decisione.
Un rapporto caratterizzato dalla violenza, tipico della rabbia che divampa a quell’età. Per i legali sarà difficile vederci chiaro nel complesso intreccio di questi due adolescenti che stanno crescendo facendosi del male. “E’ stato appurato che la ragazza è in possesso delle password del fidanzato. Questo potrebbe far ipotizzare che molte minacce e molte forme di stalking potrebbero essere in realtà state create proprio dalla ragazzina per incolpare il ragazzo”, ha detto l’avvocato della difesa Guido Pascucci. “Grazie al nostro perito informatico sono riuscito a ottenere un file che mostra una serie di messaggi in cui la ragazza minaccia la madre utilizzando l’account del ragazzo, dandole addirittura del lei”. Spesso i giovani riprendevano i litigi con il cellulare e i video giravano tra le chat di amici.