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    Ragazza morta prima dell’intervento al naso, ci sono due indagati

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 13 Nov. 2024 alle 12:43

    Ci sono due persone indagate per la morte di Agata Margaret Spada, la 22enne siciliana deceduta dopo aver ricevuto l’anestesia per un’operazione di chirurgia estetica. Si tratta dei due medici, padre e figlio, titolari dell’ambulatorio di Roma in cui la giovane si sarebbe dovuta operare.

    La Procura capitolina – che ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo – ha posto sotto sequestro il centro medico estetico, sprovvisto di targhetta esterna o insegna.

    Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Ansa, nella struttura non è stato trovato alcun documento, cartella clinica o registrazione relativo all’intervento e mancherebbe anche l’attestazione sul consenso informato sottoscritto dalla ragazza.

    La Procura affiderà oggi l’incarico per effettuare l’autopsia che verrà svolta all’istituto di medicina legale del policlinico di Tor Vergata.

    Agata Margaret Spada è morta lo scorso 7 novembre all’ospedale Sant’Eugenio di Roma dopo quattro giorni di agonia. La giovane, originaria di Lentini, in provincia di Siracusa, era arrivata nella Capitale il 4 novembre, accompagnata dal fidanzato, per sottoporsi a una rinoplastica.

    Come confermato dall’avvocato che assiste la sua famiglia, Spada aveva scelto la clinica in cui operarsi dopo una ricerca online, lasciandosi persuadere in particolare da alcuni video su TikTok.

    La paziente si è sentita male nell’ambulatorio subito dopo aver ricevuto l’anestesia. Trasportata d’urgenza in ospedale, è caduta in coma e dopo nemmeno quattro giorni è morta.

    Secondo il quotidiano romano Il Messaggero, la ragazza potrebbe aver avuto uno choc anafilattico o una reazione allergica.

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