“Sono donna ma guadagno come un uomo”: l’intervista a Raffaella Carrà di David Letterman
“Il prossimo ospite conduce il programma più popolare sulla tv italiana”. David Letterman presenta così Raffaella Carrà in una puntata del 1986 del suo Late Night Show, la trasmissione di culto che ha lanciato il leggendario comico e presentatore statunitense.
Letterman la presenta come la “Johnny Carson e Ed Sullivan dell’Italia”, due mostri sacri della televisione statunitense. “Due gentlemen fantastici, ma io sono una donna”, lo corregge subito la Carrà paragonandosi invece all’attrice e cantante Ann-Margret e alla giornalista Barbara Walters, “ma sono solo Raffaella Carrà”. “Se sei veramente una combinazione di quelle due allora abbiamo qualcosa, dovremmo chiamare qualcuno dal laboratorio”, scherza Letterman.
Durante l’intervista, la regina della televisione italiana, morta ieri a 78 anni, riesce a destreggiarsi tra le battute di Letterman, particolarmente noto all’epoca per il suo umorismo caustico e per sorprendere i suoi ospiti con interviste spesso spiazzanti.
“Fai molti soldi in Italia, soldi grossi?”, le chiede. “Si li faccio, pago le mie tasse. È una conquista per le donne perché in altri tempi gli uomini facevano molti soldi, adesso le donne iniziano a fare lo stesso”, risponde la Carrà, che per tutta l’intervista parla in inglese.
Letterman che aveva già invitato al suo programma un altro peso grosso della televisione italiana, Maurizio Costanzo, ironizza sulle immagini di Buonasera Raffaella (“Tre ore e mezzo? A settimana??”), il varietà che la Carrà era venuta a registrare a New York, con il suo repertorio di musica, orchestra e ballerini, chiedendole se anche i premi Nobel invitati in trasmissione vengono a fare l’hula hoop, oltre a punzecchiare la Carrà per qualche imprecisione. Lei non si scompone e chiede di pronunciare correttamente il suo nome. “Raffaella Carrà, con l’accento, voi qui non lo usate”.