Il questionario che valuta il “razzismo” negli studenti
Una scuola superiore di Clusone, in provincia di Bergamo, ha sottoposto agli studenti un questionario molto particolare, che contiene domande volte a valutare l’atteggiamento degli studenti nei confronti degli stranieri, in particolare dei marocchini.
“Secondo te è vero che il comportamento criminale dei marocchini è dovuto alle differenze culturali di questo popolo?”, si legge tra i quesiti.
“I marocchini discendono da popolazioni che possiedono abilità meno sviluppate” ,”Sarei disposto ad avere rapporti sessuali con un marocchino”, sono affermazioni contenute nel questionario, che gli studenti devono associare a un “grado di accordo” che va dal “si” all'”assolutamente no”.
A pubblicare il materiale è stato il quotidiano Il Giornale su segnalazione di un consigliere della Lega, Max Bastoni.
“Cosa comporta, secondo te, il fatto che i marocchini lavorino in Italia?”, “Cosa pensi dell’arrivo di marocchini in Italia?”, “Secondo te i marocchini danneggiano la nostra immagine di Stato?”, “Pensi che la criminalità è aumentata in corrispondenza all’aumento di marocchini nel nostro Paese?”, “Secondo te è vero che il comportamento criminale dei marocchini è dovuto alle differenze culturali di questo popolo?”.
E ancora: “Daresti una mano a un marocchino in caso di bisogno?”, “Pensi che la convivenza con i marocchini possa arricchire la nostra cultura?”, “Ha mai provato ammirazione per un marocchino?”, “Hai mai odiato una persona solo perché è marocchina?”.
E tra le affermazioni su cui bisogna esprimere il grado di accordo nel questionario sottoposto dalla scuola, si legge: “I marocchini occupano posti di lavoro che spetterebbero agli italiani”.
“Sarebbe preferibile che i ma…i che vivono in Italia non si recassero in posti dove non sono desiderati”.
Oppure: “Se si sforzassero di più nel migliorare le loro condizioni di vita in Marocco, potrebbero raggiungere il livello italiano”.
“Avrei problemi a difendere un individuo ma…o”. “I ma…o sono una razza inferiore”.
Il questionario ha generato l’indignazione del consigliere leghista, secondo cui la finalità delle domande è quella di “schedare” gli studenti razzisti.
“Ma quando finirà la dittatura del politicamente corretto?” ha dichiarato Bastoni al Giornale.
“Cosa succede ad uno studente che non condivide la retorica buonista? Viene schedato? Negli anni Settanta gli studenti non omologati alla sinistra extraparlamentare finivano, segnalati dagli insegnanti, sotto la graticola dei servizi d’ordine di Avanguardia Operaia. Oggi finiscono alla gogna o come soggetti da rieducare?”, ha concluso l’esponente del Carroccio, che con il suo attacco sembra voler difendere gli atteggiamenti razzisti degli studenti.