Aveva solo 38 anni Matteo Bertoldo. L’uomo è morto lo scorso venerdì 26 gennaio, dopo quattro accessi al pronto soccorso nel giro di una settimana per via di una cisti. Aveva una figlia di 11 anni. Come spiega il Corriere del Veneto, il calvario di Matteo inizia il 19 gennaio, quando va in ospedale a Santorso (Vicenza) per una cisti infiammata nell’inguine: torna poi il giorno dopo, sabato 20 gennaio, perché la sala d’attesa era troppo affollata.
I sanitari gli medicano la zona infiammata e gli consigliano di assumere antidolorifici, nel caso il dolore continuasse. Ma tre giorni dopo, martedì 23 gennaio, Bertoldo inizia a perdere sangue dall’inguine e chiama il 118. Portato in ospedale, viene medicato e poi nuovamente dimesso, con una visita fissata per tre giorni dopo, venerdì 26, quando l’uomo torna dunque per la quarta volta in ospedale, e poi torna a casa dopo essersi fatto nuovamente medicare. Poche ore dopo però riparte l’emorragia: Matteo chiama ancora il 118, ma nel frattempo perde coscienza. In ambulanza, durante il trasferimento, il 38enne muore.
Inutili i tentativi di rianimarlo. La Procura di Vicenza, scrive il Corriere, ha già aperto un fascicolo per chiarire l’accaduto. Maggiori elementi per capire cosa ha causato la morte improvvisa del giovane arriveranno dai risultati dell’autopsia.